Terrorismo,
l’allarme di Londra

rassegnaCome a Parigi, più di Parigi, peggio di Parigi: i servizi segreti inglesi temono un attacco con fino a dieci attentati contemporanei a Londra. Un’azione “enorme e spettacolare”, per rispondere alla quale i commando dell’esercito sono pronti a intervenire, in basi appena fuori la capitale, inclusi artificieri e specialisti della guerra nucleare, chimica e batteriologica (Enrico Franceschini, Repubblica).

“Spaventato e perduto, senza i complici che lo avevano protetto durante i quattro mesi di latitanza, da chiedere lui stesso di passare la maggior parte del suo tempo in uno sgabuzzino di pochi metri quadrati”. Marco Imarisio, sul Corriere, racconta gli ultimi giorni di Salah Abdeslam prima dell’arresto a Molenbeek.
“Forse, come sostiene il ministro degli Esteri, era davvero ‘pronto a rifare qualcosa’ nella capitale belga dopo aver fornito supporto logistico alla strage di venerdì 13 novembre a Parigi. Ma la testimonianza di Djemila Aberkan, la donna che tramite il figlio Abid si è vista arrivare nella casa di rue des Quatre Vents un ospite piuttosto ingombrante, rivela quale fosse al momento della cattura lo stato psicologico dell’ex primula rossa del terrorismo internazionale”.

“Io sono di destra. Non voglio essere giudicata per niente che sia dell’altro millennio, è un tema che non mi interessa. Io sono nata nel 1977, non sono mai stata fascista”. Così Giorgia Meloni, ieri ospite da Lucia Annunziata. “Nessuno chiede a Meloni di mettere oggi la camicia nera, ma un po’ di rispetto per una storia che si è vissuta, che si è tramandata di padre in figlio credo ci voglia. Io non rinnego la mia storia per prendere voti di chi sceglie altri”, l’attacca Francesco Storace.
“Io sono fierissima della mia storia che inizia nel 1977. Ma quando guardo piazza Venezia – sostiene la Meloni – invece di pensare al Duce, come crede lei, penso agli automobilisti che impazziscono perché quando piovono due gocce su dei sampietrini che non sono mantenuti la gente si fa male” (Il Messaggero).

“L’amico premier lo vuole imporre come super consulente per la sicurezza informatica. Oggi un incontro decisivo al Quirinale. Ma in questi anni Marco Carrai ha costruito una rete di società estere nelle quali è arrivato un fiume di denaro da uomini legati al renzismo” (Antonio Massari e Davide Vecchi, Il Fatto Quotidiano). Per il giornale di Travaglio, che titola “La rete occulta di 007 Carrai: fondi esteri, spioni e faccendieri”, sarebbero coinvolti “grandi imprenditori delle infrastrutture pubbliche, consiglieri di Finmeccanica, capi di importanti gruppi bancari, ex agenti dei servizi segreti israeliani, uomini legati ai colossi del tabacco”.

“La doverosa, necessaria e rispettosa accoglienza delle persone che professano altri culti e religioni non si fa offrendo spazi per la preghiera all’interno delle chiese destinate alla liturgia e all’incontro con la comunità cristiana”. È quanto scrive il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli in un messaggio inviato a don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro, che ha l’annunciato l’intenzione di aprire una porzione della locale chiesa al culto dei fedeli islamici (Massimo Vanni, Repubblica).

Adam Smulevich
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(21 marzo 2016)