puro…

“E la carne che sarà venuta a contatto con una qualsiasi cosa impura non si dovrà mangiare …” (Vaikrà 7, 19). Ha detto il Grande Tzaddìk Rabbì Menachem Mendel di Kotzk: È ben noto che una cosa pura si renda impura con il contatto di questa; e non avvenga il contrario, cioè che una cosa impura divenga pura avendo contatto con essa. I nostri Maestri ci hanno però insegnato nel Talmud (Sotà 11a, Sanedrìn 8b) che una buona qualità è superiore ad una caratteristica negativa. A spiegazione di questo ci viene detto che una cosa impura, lo è sicuramente, poiché si ha conoscenza e consapevolezza della fonte dell’impurità a cui essa ha attinto. Non è così però per ciò che riguarda la purità, poiché tutti possono dire di essere puri, ma non possono essere sicuri al cento per cento di non aver avuto contatto con una cosa impura consapevolmente o inconsciamente.

David Sciunnach, rabbino

(23 marzo 2016)