Torino – Purim e la Babele delle parlate

20160323_212612C’è qualcosa di meglio di uno spettacolo teatrale per festeggiare Purim? La Comunità ebraica di Torino, assieme al Gruppo di Studi Ebraici, ha proposto nell’occasione una “Pantomima semiseria di Purim nelle parlate giudaico italiane”, presentata da La Compagna dei Fini Dicitori. Lo spettacolo ha inizio: il veneziano si mischia al romano, poi fa capolino il piemontese; è poi il turno del triestino, del livornese e del ferrarese. Nei panni degli attori alcuni membri della Comunità e del Gruppo di Studi Ebraici, tra cui il rabbino capo Ariel Di Porto, romano di origine. Ogni personaggio è caratterizzato da un dialetto che si mischia inevitabilmente con parole ebraiche. La fusione che si genera a volte risuona buffa, altre ironica, altre ancora semplicemente perfetta. L’incontro tra diverse parlate genera molto spesso degli ibridi complessi: uno tra tutti il bagitto, dialetto tipico dei commercianti livornesi. L’origine della parola stessa deriva dallo spagnolo e indica il parlare a bassa voce. Si può definire un linguaggio furbesco perché usato spesso dai commercianti per non farsi capire davanti ai clienti. Il bagitto è una miscellanea di italiano, ebraico, spagnolo, portoghese, franco provenzale, greco, arabo e addirittura parole che non si riescono a collocare in nessun idioma. L’ambientazione è un luogo di ristoro, Trattoria da Salomone, dove gli ebrei provenienti dalle diverse città italiane, si incontrano per festeggiare l’apertura dei ghetti e la libertà ritrovata. “I testi che hanno composto il copione”, spiega l’attrice nonché regista in scena Ayelet Lagorio, erano in realtà il materiale per una conferenza sui dialetti giudaico-italiani, ma poi per desiderio di rav Di Porto li abbiamo fatti diventare la base per il nostro spettacolo”. Il lavoro di adattamento teatrale inizia molti mesi prima per poter tessere al meglio i legami tra i vari pezzi e la trattoria di Salomone funge da ‘salotto’ degli ebrei liberati dall’oppressione dei ghetti.

Alice Fubini

(24 marzo 2016)