Venezia e i 500 anni del ghetto
Il Giudice e il Mercante

Ruth Bader GinsburgVenezia, 27 luglio 2016. A quattrocento anni dalla morte di William Shakespeare, e in occasione del cinquecentenario dell’istituzione del ghetto diventato paradigma di tutte le esclusioni sarà il giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America Ruth Bader Ginsburg (qui ritratta da Charles Dharapak) a chiudere il cerchio. Mentre la Compagnia de’ Colombari in collaborazione con l’università Ca’ Foscari metterà in scena per la prima volta Il Mercante di Venezia nel luogo dove è ambientato, in Campo del Ghetto, l’ebreo veneziano più famoso sarà protagonista di un processo simulato. La giuria, presieduta da Ruth Bader Ginsburg, sarà composta da giudici italiani e americani di gran fama, così come molto noti saranno gli avvocati difensori di Shylock, Antonio e Porzia. Uno spettacolo nello spettacolo che porterà a Venezia anche due fra i più grandi studiosi del Bardo: dopo il processo – che sarà un vero processo, senza copione, e mentre la corte si ritirerà per deliberare, infatti, saranno James Shapiro e Stephen Greenblatt a intrattenere il pubblico con quello che Shaul Bassi, a sua volta docente a Ca’ Foscari e anima delle attività shakespeariane organizzate per il cinquecentenario, ha definito “intermezzo scientifico”. Un intermezzo durante il quale Shapiro e Greenblat, docente alla Columbia il primo e ad Harvard oltre che vincitore del Pulitzer il secondo, entrambi autori di notissime e apprezzate pubblicazioni su Shakespeare, approfondiranno gli aspetti più complessi e controversi del Mercante.
Ruth Bader Ginsburg, così nota da essere spesso indicata solo con le iniziali, RBG, è notoriamente appassionata di teatro – suo nipote è uno degli attori selezionati dalla regista Karin Coonrod per il cast dello spettacolo – non sarà quindi in scena, come annunciato in queste ore da numerosi media, ma sarà forse ancora più interessante e appassionante assistere a un processo reale in cui anche la sua identità ebraica sarà ampiamente messa in gioco, e RBG si troverà a giudicare quello che forse è l’ebreo più famoso. Per non lasciare spazio a dubbi il frontespizio scelto per l’appuntamento shakespeariano dal sito veniceghetto500.org, portale ufficiale del comitato per il cinquecentenario, è quello dell’edizione che sotto il titolo riporta la scritta “VVith the extreame crueltie of Shylocke the Iewe”, ossia La più eccellente storia del Mercante di Venezia, “Con l’estrema crudeltà di Shylock l’Ebreo”.
Merchant_venice_tpL’accusa di Shylock nei confronti di Antonio è chiara: “(…) He hath disgrac’d me, andh hinder’d me half a million, laugh’d at my losses, mock’d at my gains, scorn’d my nation, thwarted my bargains, cooled my friends, heated mine enemies, – and what’s his reason? I am a Jew”. Ma sarà questa volta RGB, Giudice Supremo, presidente della giuria, che dovrà decidere se accettare come difesa quello che forse uno dei monologo più noti di tutti i tempi, anch’esso parte della prima scena del terzo atto. “Non ha occhi un Ebreo? un Ebreo non ha mani, organi, statura, sensi, affetti, passioni? Non è nutrito dello stesso cibo, ferito dalle stesse armi, soggetto alle stesse malattie curato dalle medicine, scaldato e gelato anche lui dall’estate e dall’inverno come un Cristiano? Se ci ferite non sanguiniamo? Se ci fate il solletico, non ridiamo? Se ci avvelenate, noi non moriamo?”.

Ada Treves twitter @atrevesmoked

(31 marzo 2016