Bologna Children’s Book Fair
In città, pagine folli e bellissime
Nulla è scontato, nulla è mai banale o prevedibile quando c’è di mezzo Hamelin, l’associazione culturale che a Bologna da anni si occupa di promozione della lettura, formazione, letteratura per infanzia e adolescenza e di fumetto. Se poi Hamelin lavora con Bologna Children’s Book Fair, Buchmesse di Francoforte e Goethe Institut, allora è certo che non essere in città durante la settimana della maggiore fiera mondiale dedicata al libro per ragazzi sarebbe un errore clamoroso. Il quartiere fieristico è una sorta di enorme fiera dei balocchi per tutti coloro che amano il libro illustrato e la letteratura per ragazzi, il cui accesso è riservato ai professionisti del settore dal 4 al 7 aprile. Ma sono due gli spazi in cui sfogare la propria cupidigia: il padiglione 21 e la città tutta. Innanzitutto l’ormai consolidato Weekend dei giovani lettori dall’8 al 10 aprile apre la fiera al pubblico, per tre giorni di incontri, laboratori e mostre. Alla libreria internazionale organizzata in collaborazione con la Cooperativa Culturale Giannino Stoppani si può trovare il meglio del panorama mondiale, dal centenario di Roald Dahl al focus sulla disabilità, al premio Strega ragazzi. Altrettanto immancabile, per tutto il periodo della Bologna Children’s Book Fair è l’insieme di mostre, incontri e presentazioni che animano grazie alle tante realtà presenti sul territorio che si occupano di promozione di lettura e letteratura per i più giovani, illustrazione, design e grafica, in quella che è ormai da tempo la città del libro per ragazzi. Immancabili le esposizioni, a partire dalla grande mostra degli illustratori tedeschi, intitolata “Look”, nome complessivo della presenza tedesca alla BCBF, che presenta le tendenze artistiche più recenti. Poi “Tolle Hefte. Libri folli e bellissimi”, iniziativa del Goethe-Institut curata da Hamelin racconta a Palazzo D’Accursio come nel 1991 Armin Abmeier abbia iniziato un progetto editoriale unico, “Die Tollen Hefte”, libretti “folli e bellissimi”, composti da testi inediti o a lungo dimenticati illustrati dagli autori più interessanti e innovativi del panorama tedesco, e non solo. Non poteva ovviamente essere una semplice mostra, e a quattro giovani talenti è stato proposto di illustrare per la prima volta un testo di Johann Heinrich Pesat. “Was? Das Beste von Allem”, offre “il meglio di tutto”, in un catalogo tematico sui temi più disparati che descrivono in forma di disegno le principali categorie dell’illustrazione per l’infanzia e del mondo infantile. “Nomads” e “In questo momento” danno spazio al lavoro degli studenti di diverse accademie d’arte mentre “Illustra. Racconti notturni 2016”, pensata in occasione del bicentenario della pubblicazione dei Racconti notturni di E.T.A. Hoffmann, presenta le illustrazioni proposte dagli studenti delle Accademie di Belle Arti di Bologna, Macerata, Urbino, Amburgo, Lipsia e Münster per i nuovi racconti di Giovanna Zoboli e Ulrich Hub ispirati all’opera del narratore tedesco. Nadia Budde e Elisa Talentino raccontano lo scambio fra illustratrici originare di due luoghi in “Racconti di città Berlino-Torino”, ma il progetto che davvero invaderà Bologna lo si deve al collettivo di illustratori tedeschi Labor Ateliergemeinschaft, che oltre al laboratorio permanente che prenderà vita all’interno della piazza coperta della Biblioteca Salaborsa sarà attivo in tutta la città. Al segnale “Achtung, Kartoffel!” l’Atelier Labor si lancerà un un progetto sperimentale che trasforma gli spazi cittadini in una sorta di grande supermercato dei desideri, con opere-manifesto affisse ovunque anche grazie alla collaborazione con Cheap on Board.
a.t. twitter @atrevesmoked
da “Leggere per crescere”, Pagine Ebraiche aprile 2016