Quei nessi che ci onorano

quadroSignor Presidente della Repubblica, grazie anzitutto per rinnovare la sua presenza qui oggi. Illustri personalità che in vari ruoli contribuite al Progetto di traduzione italiana del Talmud babilonese. Per l’Accademia dei Lincei è molto gratificante accogliervi per la presentazione del primo volume di questa fondamentale opera della tradizione ebraica e della cultura mondiale, anche perché molti nessi connettono i Lincei alla grande cultura ebraica.
Sarebbe bello rievocare oggi l’apporto al nostro sodalizio di tanti ebrei lincei in tutti i campi del sapere. Un giorno, spero non lontano, lo faremo; limitandoci oggi a ricordare tre presidenti dei Lincei, Vito Volterra, Guido Castelnuovo, Beniamino Segre, che hanno dato un contributo grande al programma del nostro fondatore (tra l’altro ottimo conoscitore dell’ebraico), Federico Cesi che scrisse “del natural desiderio di sapere et institutione de’ Lincei per adempimento di esso”. Dunque Sapere, Istituzioni, Lincei. Vito Volterra, grande matematico, fu vice-presidente dal 1920 al 1923 e presidente dal 1923 al 1926. Grande matematico, fu anche nominato senatore nel 1905, fu uno dei firmatari nel 1926 del Manifesto degli intellettuali antifascisti promosso da Benedetto Croce ed uno dei dodici professori universitari italiani che rifiutò nel 1931 di giurare fedeltà al fascismo così decadendo dalla cattedra e poi dall’Accademia dei Lincei. Guido Castelnuovo. Grande matematico, fu presidente dal 1946 al 1952 (essendo suo vicepresidente fino alla metà del 1948 Luigi Einaudi che poi lo nominò Senatore a vita), fu il concreto ricostruttore dei lincei che erano stati soppressi dalla dittatura fascista nel 1939 e rifondati istituzionalmente da Croce e Einaudi tra il 1944 e il 1946. Beniamino Segre Grande matematico, tra il 1968 e il 1978, fu presidente per sei anni e vicepresidente per tre. Fu, tra l’altro, il fondatore del Centro Linceo interdisciplinare , ora è dedicato al suo nome, che molto contribuisce a quella interdisciplinarietà che è un pregio dei Lincei.
Tutti furono grandi studiosi ma tutti dedicarono parte del loro prezioso “tempo scientifico” alla Accademia dei Lincei e due di loro, Volterra e Castelnuovo, anche al Cnr e alle istituzioni statuali italiane.
Anche per la storia lincea siamo dunque molto lieti di ospitare questa presentazione ringraziando conclusivamente in particolare il rabbino capo di Roma, rav Riccardo Di Segni, Presidente del Progetto Traduzione italiana del Talmud babilonese, che ci ha scritto “non si poteva desiderare luogo più idoneo dell’Accademia dei Lincei per la presentazione di quest’opera”.

Alberto Quadrio Curzio, presidente Accademia dei Lincei

(6 aprile 2016)