Ticketless – Islam moderato
Si parla, in astratto, di Islam moderato, della sua consistenza, taluno paventa pure il pericolo che non esista più o abbia scarso peso nei paesi arabi, in Europa, soprattutto in Francia. Questa settimana, un po’ deluso dall’ultima fatica dei fratelli Cohen, bello ma non all’altezza dei lavori precedenti, ho visto un bel film francese, “Il condominio dei cuori infranti”, che ci riconcilia in questi tempi (bellissima anche “La Corte”) con la cinematografia d’oltralpe. Ambientato nella periferia degradata di una città francese, dove gli arabi sono la maggioranza, il film affida una parte importante a una donna anziana, algerina, che ha un figlio in carcere, ha scarsi mezzi, ma non ha perso di vista la generosità e l’altruismo e lo spirito di tolleranza che le derivano dalla sua identità religiosa e che certo non difettano all’Islam, con buona pace degli islamofobi nostrani. Le storie di vita di quello strambo condominio degradato sono surreali, ma solo fino a un certo punto.
Alberto Cavaglion
(6 aprile 2016)