Alle nostre porte
Da cinque giorni sono nel famigerato campo profughi di Idomeni, in Grecia, al confine con la Macedonia – o FYROM come è chiamata ufficialmente per una disputa territoriale – per adesso sorvolerò nel fare un resoconto dettagliato sulle persone che vivono nel campo o sulle pessime condizioni igenico-sanitarie in cui questo versa. Soltanto un appunto: qui sono bloccati oltre mille Ezidi, gli stessi Ezidi del Sinjar che nel 2014 furono assediati dalle milizie del Daesh e riempirono i titoli dei giornali di tutto il mondo. Adesso essi sono alle nostre porte, ma contemporaneamente sono stati dimenticati da noi e dall’interesse mediatico, e quindi si trovano nuovamente in pericolo.
Francesco Moises Bassano
(8 aprile 2016)