La protezione dell’ambiente,
simbolo di valori condivisi

942e0732-a9f4-41bf-a891-0cea77206992È una “stretta di mano tra amici” il Protocollo d’Intesa tra Keren Kayemeth LeIsrael e Corpo forestale dello Stato, come l’ha definita il presidente del KKL Italia Raffaele Sassun, che ha siglato oggi l’accordo insieme a Cesare Anselmo Patrone, a capo della Forestale. L’accordo, siglato all’Ispettorato del Corpo Forestale a Roma, ha lo scopo di promuovere nuove forme di raccordo e cooperazione nel campo della gestione e valorizzazione di aree naturali protette, delle risorse ambientali e dell’applicazione delle convenzioni internazionali. Alla cerimonia, condotta da Nazario Palmieri, dirigente del Corpo forestale, ha partecipato anche il direttore generale del KKL Meir Spiegler, e hanno portato i loro saluti l’ambasciatore israeliano a Roma Naor Gilon, il presidente della Commissione Ambiente del Senato Francesco Marinello e il sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani.
Il Protocollo dispone nuove forme di collaborazione in ambito scientifico, tecnico e di pianificazione territoriale, e progetti di ricerca per la salvaguardia di biodiversità e risorse forestali. “Non ci precludiamo nulla – ha sintetizzato Sassun – dalla problematica più semplice a quella quasi impossibile da risolvere, da progetti di educazione a operazioni complesse sul campo”. Tra queste vi è sicuramente quella condotta dal KKL sul Monte Carmelo, polmone verde d’Israele, la cui foresta è stata in buona parte distrutta in un incendio doloso nel 2010. Il Keren Kayemeth, ente ambientalista fondato nel 1901, è stato incaricato dal governo israeliano della rigenerazione dell’ecosistema dell’area e il Protocollo prevede, tra le altre cose, un’iniziativa che rende omaggio a tale impegno. Verrà infatti creata un’area dedicata al Corpo forestale dello Stato sul Monte Carmelo, dove sarà realizzato un monumento simbolo del gemellaggio tra i due enti e incentrato sulle tematiche dell’ambiente e della fratellanza fra popoli.
Un tema su cui si è soffermato Spiegler, sottolineando come il gemellaggio sia un “forte segno di cooperazione prima di tutto tra due popoli, quello israeliano e quello italiano, che hanno in comune la volontà di migliorare la qualità della vita”. Concorda anche Patrone, che ha osservato come grazie al Protocollo si riparta dal Mediterraneo “quale simbolo di civiltà, cultura e storia nonché di scambi reciproci, prefiggendosi l’obiettivo, attraverso la sinergia di esperienze e conoscenze delle sue parti nella cura e la protezione dell’ambiente naturale di trasmettere alle generazioni future questi valori”. “Sentire l’amicizia tra i due paesi è la cosa più importante di tutte”, ha quindi aggiunto Gilon, che ha ricordato come i rapporti tra Italia e Israele vivano un momento di intenso e fertile scambio.
Degani ha quindi osservato come il 2015 sia stato un anno di svolta a livello internazionale per le tematiche ambientali, sia per l’Expo sia per la Conferenza sul clima di Parigi. “La giornata di oggi è fondamentale – ha concluso Marinello – perché dimostra come la tutela dell’ambiente e la sicurezza ambientale rappresentino una priorità per tutti i paesi”

Francesca Matalon twitter @fmatalonmoked

(13 aprile 2016)