Bomba sul bus a Gerusalemme,
almeno 20 i feriti nell’attentato

rassegnaI quotidiani italiani parlano oggi di “ritorno del terrore a Gerusalemme” dopo l’attentato terroristico che ha causato ieri almeno una ventina di feriti, di cui due gravi. Ad essere colpito, un autobus di linea dal cui interno è stata innescata una bomba. L’esplosione, ricostruisce il Corriere della Sera, “sarebbe avvenuta su un pullman vuoto, c ’era solo l’autista, e le fiamme si sarebbero propagate a un secondo veicolo”, su cui viaggiavano i passeggeri rimasti feriti. I poliziotti della scientifica sospettano che le due vittime più gravi, per ora senza identità , possano essere gli attentatori. “Non è detto che volessero immolarsi come kamikaze, la detonazione potrebbe essere avvenuta in anticipo”, riporta il Corriere. “Prenderemo i mandanti dell’attentato”, la dichiarazione del Premier israeliano Benjamin Netanyahu mentre a Gaza i terroristi di Hamas celebravano l’attentato (Repubblica). “Era dal 23 marzo 2011, quando un ordigno lasciato a una fermata dell’autobus 14 uccise una donna e ferì gravemente altre cinque persone, che non si registravano più attacchi di questo tipo a Gerusalemme”, riporta La Stampa, sottolineando come le autorità ora temano un cambio di modalità nella violenza palestinese: dagli attacchi con i coltelli a quelli con gli esplosivi.

Dopo Bruxelles, di nuovo Gerusalemme. Il terrorismo islamista è lo stesso, a Bruxelles come a Gerusalemme, denuncia il Foglio a distanza di 24 ore dall’attentato terroristico che ha colpito la Capitale israeliana. “Con Israele siamo sempre alle solite: – si legge in un breve editoriale – le sue vittime hanno il sangue di un altro colore, le bombe contro gli ebrei non fanno rumore, la conta dei suoi morti e feriti non accende le redazioni dei giornali, almeno fino a quando Gerusalemme non risponde all’attacco e l’Europa ne condanna la ‘rappresaglia’”.

Mediterraneo, cimitero di migranti. “L’ultima strage di migranti è avvolta nel mistero”, scrive Repubblica in merito alla notizia dell’ennesimo naufragio nel Mediterraneo di una nave carica di profughi. Secondo i superstiti, approdanti in Grecia, la nave aveva 500 persone a bordo ed era partita da Alessandria d’Egitto e diretta in Sicilia. Il conto delle vittime non è chiaro; le autorità di Mogadiscio parlano di duecento annegati. “L’apertura di una rotta ‘egiziana’ – spiega Repubblica – è considerata dagli esperti una cattiva notizia, perché il percorso più lungo impone ai trafficanti l’uso di barche più grandi con diverse centinaia di migranti a bordo”. Intanto l’Italia chiede alla Germania risposte sulla sua proposta per contenere l’emergenza profughi: Roma vorrebbe finanziare il cosiddetto migration compact attraverso degli eurobond ma Berlino è contraria all’emissione di titoli di debito europei. “Se la Merkel non è d’accordo e i tedeschi hanno soluzioni diverse ce le dicano”, ha dichiarato il Premier Renzi (Corriere).

Svezia. Paragonò Israele ai nazisti, ministro si dimette. Dopo che sono emersi i suoi legami con gruppi ultra-nazionalisti e islamici, il ministro svedese per la casa, lo sviluppo urbano e le nuove tecnologie Mehmet Kaplan è stato costretto a dimettersi. In particolare, negli scorsi giorni era emerso un video del 2009, in cui Kaplan “criticava la politica israeliana nei confronti della Palestina, arrivando a fare dei paragoni con il trattamento riservato agli ebrei dalla Germania nazista” (Libero).

Milano, il recupero dei capolavori rubati dai nazisti. Il Nucleo dei carabinieri Tutela Patrimonio Cultura le di Monza, è riuscito a recuperare tre preziosi dipinti del XV secolo trafugati dai nazisti nel 1944. “Erano esposti nel salotto di casa di due famiglie di collezionisti milanesi. – la ricostruzione del Corriere Milano – Ora sono stati posti sotto sequestro da parte della magistratura, e affidati alla custodia della Pinacoteca di Brera”.

Curva della Juve in prova, per i cori antisemiti la punizione è sospesa. “Un coro insultante espressivo di discriminazione antisemita”. È l’espressione con cui il giudice sportivo Giampaolo To-sel ha motivato la decisione di squalificare per un turno la curva Sud dello Juventus Stadium. La sanzione è stata però sospesa con la condizionale. Non verrà scontata quindi domani contro la Lazio. Ma se i cori dovessero ripetersi nel periodo di un anno a partire dalla scorsa domenica, la pena sarebbe scongelata e sommata a quella per la nuova violazione (Gazzetta dello Sport).

Milano, le porte chiuse alla commemorazione dell’Anpi. “Come ogni anno, l’associazione dei partigiani si era organizzata per commemorare, in occasione del 25 aprile, i 12 operai dell’Innocenti deportati nel lager di Mauthausen, colpevoli solo per aver partecipato allo sciopero generale del marco 1944. Lager dal quale non fecero più ritorno”, scrive il Giorno nelle sue pagine milanesi. “Ma dalla direzione della Innse, l’attuale azienda che occupa il sito in via Rubattino, è arrivata una nota in cui ‘ci vietano l’accesso in fabbrica’, denuncia il presidente dell’Anpi Provinciale Roberto Cenati”. Il motivo, una vertenza sindacale all’interno della fabbrica. Ma, la delicata situazione lavorativa, denuncia Cenati, “non spiega questa scelta di escluderci. Chi ha paura della memoria?”.

Segnalibro. Spazio sul Corriere della Sera all’ultimo libro dello storico Alberto Cavaglion Verso la Terra Promessa. Scrittori italiani a Gerusalemme da Matilde Serao a Pier Paolo Pasolini (Carocci editore). “Un viaggio da fare. Una lettura appassionante”, scrive Paolo Salom nella sua recensione.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked

(19 aprile 2016)