Dopo l’attentato a Gerusalemme Rivlin: “Il terrore non ci fermerà, conquisteremo la nostra pace”
“Quando una bomba esplode su di un autobus è un attacco terroristico”. Nella frase del capo della polizia di Gerusalemme Yoram Halevy le informazioni fino ad ora disponibili sull’attentato che ieri ha colpito la Capitale d’Israele: alle 17.50 ora locale sul retro dell’autobus di linea 12 è deflagrata una bomba e l’esplosione ha coinvolto un autobus vicino e una macchina. Venti le persone ferite per un attacco che al momento è rimasto senza rivendicazioni e le cui dinamiche non sono ancora chiare. “Stiamo verificando da dove arriva l’ordigno esplosivo e chi lo ha posizionato sull’autobus. Tutte le possibilità sono sotto esame”, ha spiegato alla stampa Halevy. “Le nostre preghiere sono per le vittime dell’attacco terroristico, che possano rimettersi velocemente – l’auspicio del presidente d’Israele Reuven Rivlin a poche ore dall’attentato – In un giorno come questo, dove la mattina viene scoperto un tunnel del terrore nel Sud del Paese e la sera portiamo i nostri civili, di ritorno dalla loro routine quotidiana, negli ospedali, è chiaro a tutti noi che la nostra lotta contro il terrorismo non si fermerà mai. Inseguiremo e raggiungeremo tutti coloro che vogliono farci del male fino a quando otterremo la tranquillità”, il messaggio del presidente.