pedagogia…

Abbiamo letto nella Haftarà dello scorso Shabat Ha Gadol che a caratterizzare l’epoca messianica sarà la ricomposizione dei conflitti intergenerazionali, “ …. e farò tornare il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i loro padri…” (Malachì, 3; 24 ).
Non ci può essere pace tra i popoli se dentro le nostre mura domestiche non c’è rispetto, e prevale, viceversa, una confusione dei rispettivi ruoli. Il Seder di Pesach, attraverso quel suo antico modello interrogativo – narrativo, costituisce ancora un grande progetto pedagogico per un rilancio di un dialogo tra le generazioni.
Sebbene nel Talmùd (Sotà 49 b) venga descritta una eccessiva arroganza delle giovani generazioni nei confronti dei più anziani che prevarrà nel periodo precedente alla Redenzione, il profeta Malachì indica prima il cambiamento del cuore dei genitori verso i figli, e solo come conseguenza di ciò il ritorno del cuore dei figli verso i loro genitori.
Una pedagogia severa, quella ebraica, nei confronti di Genitori e Maestri (nella tradizione rabbinica i discepoli dovrebbero essere considerati come figli). Quando un figlio si ribella o un discepolo si allontana, Genitori e Maestri sono chiamati a interrogarsi e a “trapiantare” i loro cuori in quello dei più giovani.

Roberto Della Rocca, rabbino

(19 aprile 2016)