Qui Bergamo – Qui Milano
Il bestiario di Primo Levi
Apre domattina col saluto del Rettore la prima di due intense giornate dedicate a “L’uomo e altri animali. Primo Levi etologo e antropologo” che porteranno all’Università di Bergamo durante la prima giornata e all’Università degli studi di Milano Bicocca il giorno successivo numerosi studiosi. La prima sessione, presieduta dallo scrittore e saggista Marco Belpoliti, che dell’Università di Bergamo è docente, sarà aperta dall’intervento di Francesco Remotti, dell’Università di Torino, intitolato “Primo Levi: la via difficile delle somiglianze” per proseguire con Marco Aime (Università di Genova) con “Lo specchio dell’altro” e con “Teodicea e antropodicea: il dialogo di Levi con Giobbe”, l’intervento che Manuela Consonni, docente della Hebrew University di Gerusalemme e direttrice del Centro Internazionale Vidal Sassoon per lo Studio dell’Antisemitismo presso la stessa università. Dopo una breve pausa sarà la volta di Domenico Scarpa, del Centro Internazionale di Studi Primo Levi di Torino, con “La ricerca nel campo”, seguito da “Bestialità”, di Gianfranco Marrone dell’Università di Palermo. La sessione pomeridiana, presieduta da Giovanni Bottiroli, si apre con Martina Mengoni, della Scuola Normale Superiore di Pisa, che dedica il suo intervento alle “Corrispondenze etnografiche. Primo Levi e Claude Levi-Strauss”, mentre sarà lo stesso Belpoliti, coordinatore e organizzatore del convegno, a portare un contributo intitolato “Nasi, boccette, ricordi”, prima della relazione del professor Alessandro Cinquegrani, docente dell’Università di Venezia, che parlerà de “Il nazismo e altri paradossi etologici. Lettura di Storie naturali”, per chiudere poi la giornata con Pietro Barbetta, della stessa Università che ospita la prima giornata del convegno con “Primo Levi, per un’antropologia dei sentimenti” ed Elisabetta Ruffini dell’Istituto bergamasco per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea su “Come se scoprissero una popolazione sconosciuta della Nuova Guinea”.
Il giorno successivo, presso l’Università di Milano Bicocca, a partire dalle 10, i lavori continueranno con una sessione presieduta da Mario Barenghi, docente dell’università stessa, a cui toccherà l’onore di chiudere l’ultima sessione del convegno, nel pomeriggio. Ugo Fabietti, a sua volta docente alla Bicocca, aprirà la sessione con “Distruzione di identità costruite: il razzismo secondo Primo Levi”, seguito da Telmo Pievani (Università di Padova) su “Darwin e gli ibridi: la biologia in Primo Levi” e Enrico Alleva dell’Istituto Superiore della Sanità con “Primo Levi etologo”. Dopo una breve pausa sarà la volta di Laura Beani, dell’Università di Firenze, con “Dalla schiera bruna delle formiche allo scarabeo panzer: il mondo piccolo di Primo Levi”, seguita da Mario Porro (Liceo “Fermi” di Cantù) con “Primo Levi e Germaine Tillion, l’etnologia nel lager”. La sessione del pomeriggio, presieduta da Ugo Fabietti, si aprirà con “Magia e Fortuna in Levi”, di Robert Gordon, della University of Cambridge, seguito da Federico Pianzola, docente alla Bicocca, su “Antropopoiesi leviana, o della co-evoluzione di natura e tecnica”, prima che Damiano Benvegnù (Dartmouth College, N.H.) affronti il tema “Contro il dolore: Primo Levi, Hans Ruesch e il dibattito sulla sperimentazione animale” e barenghi chiuda con “Secernere parole. La poesia come processo di adattamento”.
(2 maggio 2016)