Elezioni UCEI/Roma – Kol Israel
“Pregiudizio, minaccia viva”
“Impegno costante e continuativo nelle nostre istituzioni. Forte identità ebraica, che qualcuno ha ereditato e che qualcun altro si è costruito invece nel tempo”. Questi gli elementi caratterizzanti della formazione “Kol Israel” secondo Gianni Ascarelli, attuale assessore al Museo ebraico di Roma e secondo nome in lista dopo la presidente della Comunità Ruth Dureghello.
“Nostra intenzione – afferma Ascarelli – è di dare un segnale di discontinuità rispetto a una gestione che, per quanto ci concerne, è stata poco incisiva e assai poco percepita. Sia a Roma che nelle altre Comunità. L’idea di fondo è che l’UCEI debba essere un po’ come una mamma che ci porta per mano. E di quella mamma abbiamo tanto bisogno di sentire di tanto in tanto un abbraccio”.
Tra i temi ritenuti di importanza prioritaria da parte degli esponenti di Kol Israel spicca l’emergenza sociale, definita “tremenda” per gli effetti che ha avuto nella Capitale e non solo. E inoltre, sottolinea Ascarelli, la lotta all’antisemitismo, all’antisionismo e al Bds, il movimento protagonista del boicottaggio di Israele nel commercio e nelle università.
“C’è chi dice che il pregiudizio antiebraico in Italia sia scarsamente rilevante. Senz’altro il fenomeno è meno forte rispetto ad altri paesi europei, ma è comunque un fatto significativo che richiede, da parte della leadership nazionale, massima attenzione e massima capacità di azione in sinergia con le diverse comunità locali. L’antisemitismo non è morto. Tutt’altro”.
Kol Israel si propone inoltre di “ampliare l’offerta culturale” e “rafforzare il sostegno dell’Unione alle diverse scuole ebraiche”. In particolare, per quanto riguarda il secondo punto, attraverso l’erogazione di borse di studio che vengano incontro alle fasce più disagiate e permettano ai giovani “di consolidare le proprie basi e la propria identità ebraica”.
Relativamente alle piccole e medie Comunità, l’idea sostenuta da Kol Israel è che sia opportuno che nascano e si sviluppino consorzi tra le realtà geograficamente più vicine “così da favorire l’erogazione dei servizi da parte dell’ente centrale e realizzare (anche) economie di scala”.
“Le sfide sono molte, ma molti sono anche i punti di forza che pensiamo di avere dalla nostra parte. A partire dall’eterogeneità che caratterizza la nostra lista, dove si riuniscono ceti diversi ma anche diverse professionalità. Avvocati, commercialisti, medici, architetti, esperti di comunicazione. Romani da molte generazioni, ma anche tanti tripolini. Una eterogeneità – dice Ascarelli – che ritroviamo anche tra i nostri sostenitori”.
Eterogeneità, ma anche valori comuni. “A unirci – conclude Ascarelli – è infatti un grande amore. Quello per Israele, che non è soltanto l’unica democrazia del Medio Oriente ma anche un pezzo di cuore per tanti di noi, che in Israele vedono un irrinunciabile punto di riferimento oltre che la terra in cui tanti amici e parenti stanno costruendo il loro presente e il loro futuro”.
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Pagine Ebraiche maggio 2016
(6 maggio 2016)