Elezioni UCEI/Roma – Benè Binah
“Responsabilità e fiducia”
Responsabilità, forza di volontà, fiducia, senso di appartenenza. “Con queste linee guida abbiamo affrontato le nostre prime esperienze in seno al Consiglio dell’Unione e su questa linea intendiamo continuare” scrivono nel programma i candidati della lista “Benè Binah”. Una formazione che si presenta come evoluzione di Binah, lista interamente al femminile nata nella scorsa tornata elettorale. “Seminare per il futuro”, lo slogan del gruppo, che racchiude il concetto di lavorare oggi per vivere in Comunità “accoglienti e sostenibili per il loro futuro, ciascuna con il suo patrimonio di tradizioni e cultura” e per un ente di raccordo e supporto che sia solido e autorevole e svolga pienamente la sua funzione di “indiscutibile rappresentanza dell’intero ebraismo italiano”.
Da Binah a Benè Binah. “Preservare ed evolversi” sono le parole chiave per la capolista, Noemi Di Segni, attuale assessore al Bilancio UCEI e Otto per Mille. Non una lista monocolore “in senso politico o religioso” ma persone che, spiega, rappresentino trasversalmente e davvero tutti, e che rifletta l’unità dell’ebraismo a livello locale e nazionale. “Specialmente in un momento storico cosi critico”.
Tra i diversi temi di interesse strategico, Di Segni segnala il punto più critico: rimarcare il contributo valoriale che l’ebraismo italiano offre e condivide con la società esterna, da cui è riconosciuto e tutelato. Ma la sfida è anche verso l’interno: “Il reciproco rispetto e la capacità di ascolto sono qualità ormai essenziali per una dirigenza e per ciascuno di noi. Agire nel solco della tradizione e dell’Halachà, per rafforzare l’identità ebraica e la conoscenza della nostra tradizione, così come puntare a una più ampia formazione rabbinica e culturale, sono alcuni dei temi che ci attendono”.
“Per la Comunità di Roma, che sta attraversando un periodo di estrema criticità, e alla quale l’UCEI ha dedicato molteplici servizi negli ultimi anni, in particolare in ambito didattico scolastico, l’Unione rappresenta un ente con cui promuovere un rapporto sinergico che oggi manca e che va sostituito alla rivalità istituzionale che ha invece prevalso. L’impegno e l’approccio di Binah a Roma, di presidiare con rigore i processi decisionali e in particolar modo quello del bilancio sostenibile, così come l’impegno per l’inclusività e il pluralismo, sono i punti cardinali di una parallela azione da consolidare anche in seno all’UCEI” sottolinea Di Segni.
“Tra i progetti realizzati o in corso d’opera a cui Binah ha contribuito con impegno – conclude Di Segni – mi fa piacere evidenziare l’attivazione dell’Antenna Antisemitismo; progetti di educazione al dialogo e la ricerca sulla resilienza dei nostri giovani; il Servizio Sociale Itinerante; il modello didattico innovativo per l’insegnamento degli studi ebraici; il marchio nazionale K.it per la certificazione dei prodotti alimentari italiani; lo sviluppo e la realizzazione di un sistema uniforme per la gestione e la rendicontazione finanziaria delle comunità; la revisione dell’Otto per Mille, delle norme statutarie in materia amministrativa e fiscale e dei connessi regolamenti; la visita virtuale ai più importanti beni culturali; il rafforzamento del sistema di sicurezza nazionale”.
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Pagine Ebraiche maggio 2016
(6 maggio 2016)