Arutz 2, format di successo
La qualità della televisione israeliana, che ha esportato serie internazionali come In Treatment e Homeland, nonché diversi format di quiz e reality, è nota in tutto il mondo. Meno noto forse è che tanta qualità si basa (tra i vari fattori, naturalmente) anche su un equilibrio precario, insomma un caso unico nel panorama dei media: Arutz 2, il canale privato di maggior successo del Paese, è infatti gestito da due società di broadcasting separate, Keshet e Reshet, a cui si aggiunge poi la divisione news del canale che è di co-proprietà delle due concessionarie. Finora, nonostante tutte le difficoltà del caso, dal lavorare in un Paese con pochi milioni di abitanti e dunque un pubblico ridotto, alle questioni di budget che ne conseguono, Keshet e Reshet hanno fatto un lavoro davvero eccellente. Lo stesso si può dire anche della media company giornalistica che si dividono. Nei prossimi anni è però prevista una riforma del sistema delle comunicazioni: le concessioni di Keshet e Reshet per le frequenze di Arutz 2 scadono nel 2018, ma alcuni sostengono che le autorità vogliano trovare un modello alternativo già prima. Dunque è possibile, se non probabile, che le due concessionarie debbano separarsi, o in alternativa fondersi. Resta da chiedersi: il cambiamento migliorerà ulteriormente la qualità della TV israeliana, aumentando l’offerta? Oppure la rottura di un equilibrio precario, ma che finora ha funzionato, rischia invece di rompere la magia?
Anna Momigliano, Pagine Ebraiche Maggio 2016
(8 maggio 2016)