… speranza
Mentre i commenti dei media sul nuovo sindaco musulmano di Londra mi sembrano equilibrati, mi è capitato di trovare sul social network delle affermazioni aberranti. In un post un tale dava dell’antisemita e del fondamentalista islamico a Khan. Il nuovo sindaco di Londra è laburista, cioè appartiene a un partito politico che recentemente ha espresso con alcuni suoi esponenti posizioni molto vicine all’antisemitismo. Ma Khan si è dichiarato pubblicamente e con chiarezza contrario al boicottaggio di Israele, ha avuto il sostegno di una parte importante del mondo ebraico, ha giurato in una cattedrale cristiana ed ha una moglie che gira a capo scoperto. È laico, ostile a qualunque forma di antisemitismo, come a qualunque fondamentalismo islamico. Chi lo definisce in base alla sua origine e alla sua religione fa la stessa operazione degli antisemiti nei confronti degli ebrei. Chi lo giudica non in base alle sue posizioni politiche, cioè per quello che fa, ma per quello che è, cioè musulmano, è un razzista. Non c’è altra parola per definirlo. Sarebbe bene che i razzisti, anche se solo razzisti e non antisemiti, capissero ciò che dicono, avessero presenti le conseguenze delle loro affermazioni. Quanto a me, condivido la speranza che la sua elezione ha suscitato. Tra muri e massacri, tra fosse comuni e barche di migranti che affondano, è il primo barlume di speranza da molti mesi a questa parte.
Anna Foa, storica
(9 maggio 2016)