L’Assemblea rabbinica: “Sulle conversioni
rivendichiamo la più assoluta autonomia”
Il Presidente dell’Assemblea rabbinica italiana ha reso noto il documento che segue:
“Il Consiglio dell’Assemblea rabbinica italiana ha deciso di rendere pubblica la seguente nota riguardo alle conversioni all’ebraismo – ghiyurim.
Ci vediamo costretti a intervenire per chiarire una questione estremamente delicata, quella delle conversioni all’ebraismo.
È un intervento non programmato, avremmo voluto intervenire su questioni più generali e con un intervento più propositivo e di principi – ci riserviamo comunque di farlo in futuro – ma il tema è stato portato all’attenzione di tutti nei programmi per le elezioni Ucei.
Riteniamo quindi necessario chiarire la nostra posizione e precisare quanto segue:
La questione è di esclusiva competenza dei Battè Din (Tribunali rabbinici); qualunque interferenza politica sulla questione è assolutamente inaccettabile e viola la divisione dei ruoli prevista dallo Statuto Ucei.
Il rabbinato italiano e i suoi tribunali rabbinici devono essere indipendenti in primo luogo da interferenze politiche. Non possono evidentemente essere indipendenti dalla Halakhà, né ignorare gli standard a cui si attengono gli altri Battè Din ortodossi, europei, americani e israeliani. La serietà e la coerenza del modo di agire dei tribunali rabbinici italiani rappresentano una garanzia per tutto l’ebraismo italiano davanti al mondo”.
(17 maggio 2016)