Qui Torino – Salone del Libro
“Talmud, la sfida è appena iniziata”
Si chiude con un breve ma suggestivo itinerario per “entrare nella mente di Dio, o almeno provarci”, condotto dal rav Gianfranco Di Segni, la presentazione del progetto di traduzione del Talmud babilonese in italiano.
Grande folla nella Sala Blu del Salone del Libro, dove i primi risultati ottenuti nel solco del protocollo d’intesa siglato nel 2011 da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Miur, il Cnr, e l’UCEI sono stati illustrati, oltre che dal rav Di Segni, coordinatore della traduzione, portata nelle librerie dalla casa editrice Giuntina, dalla direttrice del progetto Clelia Piperno e dallo storico Alberto Melloni. A introdurre i lavori Armando Massarenti del Sole 24 Ore, che nel dare la parola ai relatori ha voluto soffermarsi sulla ricchezza di spunti che emergono da un “testo aperto” quale è il Talmud.
“È stata l’idea giusta, al momento giusto. La sfida in parte è vinta, ma resta ancora molto da fare. Non siamo che all’inizio di un percorso” ha rilevato Piperno, ricordando come 24, se non 29, siano i volumi che dovrà seguire al primo, la traduzione del trattato di Rosh haShanah, presentato in aprile all’Accademia dei Lincei.
Per Melloni, la collaborazione instauratasi tra enti ebraici, istituzioni e mondo della scienza costituisce un atto che non pretende di costituire un risarcimento per la ferita delle Leggi Razziste “ma che è comunque una presa d’atto della profondità di quella ferita”.
In apertura di evento i saluti del direttore del Salone, Ernesto Ferrero, che ha sottolineato la “monumentalità” dell’intera operazione.
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(15 maggio 2016)