Il sole è un filo

Valerio Fiandra“So many books, so little time.” ( “Così tanti libri, così poco tempo” )
Questa frase – attribuita a Frank Zappa, il geniale musicista americano – è così popolare fra lettori incalliti da venir citata spesso e non sempre a proposito, ma oggi ci sta. La stagione primaverile 2016, così piovosa che – come dicono gli inglesi, che ci sono abituati – farà fiorire tanti fiori, fa anche spuntare molti titoli in libreria. E non è un caso che i due appuntamenti più importanti dell’anno per l’editoria cadano in maggio e settembre, a Torino la scorsa settimana e a Mantova dal 7 all’11 settembre, subito dopo alla nostra Festa del Libro Ebraico, in programma a Ferrara il 3 e il 4.
Chissà quanti dei nuovi libri dureranno sui banchi delle librerie solo pochi giorni più delle rose, e saranno solo sfogliati senza venir mai letti! Peccato, perché ce ne sono alcuni che meriterebbe portare a casa e coltivare bene, con una lettura lenta e attenta. Ne ho sul tavolo tre, uno almeno dei quali promette di mantenere le aspettative: “Crepuscolo”, di Kent Haruf – tradotto da Fabio Cremonesi per NNEditore, infatti, mi pare sin dalle prime pagine la degna conclusione della ‘Trilogia della Pianura’ sulla quale mi sono già esercitato qui ( https://moked.it/blog/2016/03/17/la-trilogia-della-pianura/ ).
Ma leggere costa, in Euro e Tempo, Zappa tiene raggione.
E allora oggi vi scrivo di una collana che costa poco, quasi nulla, e i cui libri si leggono in poco tempo. Si chiama “RACCONTI D’AUTORE”, viene pubblicata ogni domenica dal Sole 24 ore e costa 2 euro e 50 centesimi (compreso il giornale, che di Domenica contiene il Supplemento Arte e Letteratura) . Quasi tutti i maggiori scrittori italiani e non hanno sono compresi nell’oltre centinaio di volumetti ben stampati che costituiscono fino a oggi il Catalogo di questa benemerita iniziativa. Invece di scrivere un elenco necessariamente incompleto, vi invito a andare sui seguenti due link ( basta cliccare qui http://ilblogdigelo.blogspot.it/2012/05/racconti-d-sole-24-ore-piano-dell-1-50_26.html e qui http://ilblogdigelo.blogspot.it/2015/10/racconti-dautore-2-sole-24-ore-piano.html e li troverete tutti.
( Mi scuso per il neologismo anglofono, ma schiacciare mi sembra anche peggio ).
Come vedete ce n’è per tutti: classici, gialli, amore, guerra, fantascienza…, e tutti davvero scelti bene nello sterminato oceano delle pagine. Non mancano i Singer, i Roth, i Kafka, i Yehoshua, i Malamud…
Dalle classifiche, e ancor più significativamente dai librai, pare proprio che i racconti non siano popolari in Italia. Non so darmene spiegazione, se qualcuno di voi ne ha mi scriva, per favore, o mandi un segnale via twitter (@baotzebao). A me piacciono molto, talvolta più dei romanzi degli stessi autori, per non dire degli scrittori o delle scrittrici che hanno pubblicato ‘solo’ racconti, da Cecov in giu. Sono leggeri ma non vuoti; sono facili da portare a letto, sugli autobus o in gita; sono l’antipasto perfetto, che può portare a leggere altro dello stesso autore; sono a volte vere e proprie perle. E il filo che le tiene assieme dura a lungo, nella nostra memoria. Grazie dunque al Sole 24 Ore: non per niente quel genio di Stendhal ha lasciato scritto che non sono solo le perle a fare la collana, è il filo.
(In edicola forse trovate ancora quello di domenica scorsa – Il Mare si lascia attraversare – con racconti di autori albanesi che non conoscevo, e tanto più mi interessano. Il prossimo è nientepopodimeno che “I Racconti di Odessa”, del nostro Babel’: devo aggiungere altro?).

Valerio Fiandra

(19 maggio 2016)