Premio Exodus a Giorgio Napolitano
“Più forte il legame con Israele”
È stato assegnato al presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano il Premio Exodus per il 2016, conferito dalla città della Spezia in ricordo del ruolo svolto dalla stessa come porta verso la speranza per i profughi ebrei sopravvissuti alla Shoah che, nel maggio del 1946, dalle coste liguri partirono alla volta dell’allora Palestina mandataria, il futuro Stato di Israele.
Il Premio Exodus, che ha ricevuto l’alto patronato del presidente della Repubblica e si svolge sotto il patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sarà consegnato a Napolitano dal sindaco della Spezia Massimo Federici e dal presidente UCEI Renzo Gattegna in occasione di una cerimonia in programma giovedì 26 maggio alle 12 a Palazzo Giustiniani.
“Nei miei anni da presidente dell’Unione, in molteplici occasioni di incontro – afferma Gattegna – ho potuto testimoniare lo straordinario impegno profuso dal presidente Napolitano per la pacificazione in Medio Oriente, il rafforzamento del dialogo, la lotta a ogni forma di estremismo, intolleranza, razzismo. Un grande amico di Israele e del popolo ebraico, cui va tutta la nostra riconoscenza e gratitudine”.
“Quest’edizione del Premio Exodus – dichiara Federici – è un doppio riconoscimento che fonde un fuggevole, ma importante momento della storia d’Italia con la figura politica che per quasi nove anni è stato non solo capo dello Stato, ma il volto di cui l’Italia andava orgogliosa nel mondo. Settant’anni fa la mano tesa della nostra città agli esuli dall’Europa delle persecuzioni e dei campi di sterminio rappresentò il primo gesto di riparazione e di amicizia verso il popolo ebraico”.
Il Premio Exodus 2016 viene assegnato al presidente emerito Giorgio Napolitano a riconoscimento del suo costante impegno contro l’antisemitismo, per la difesa dei valori democratici e dei diritti umani, per il rafforzamento dei legami tra Europa e Israele e per la pace in Medio Oriente. Nel maggio del 2011, viene ricordato nella motivazione, Giorgio Napolitano ha ricevuto a Tel Aviv il premio Dan David dalle mani di Shimon Peres “come un faro di ragionevolezza, moderazione, difesa dei valori democratici e di tolleranza, come una figura ammirata e rispettata dai membri di tutte le parti”.
Coerente con la motivazione, egli destinò poi l’importo di un milione di dollari alla West-Eastern Divan Orchestra del Maestro Daniel Barenboim, nata con lo scopo preciso di favorire il dialogo fra musicisti provenienti da Israele e Palestina.
Nel 2014 Napolitano ricevette i presidenti di Israele e Palestina Shimon Peres e Abu Mazen. In quell’occasione Peres gli consegnò la Medaglia d’onorificenza presidenziale israeliana, la più alta onorificenza civile del suo Paese, per la prima volta consegnata al di fuori del territorio israeliano, in quanto – come si legge nelle motivazioni “figura guida in Europa nella lotta al negazionismo della Shoah e all’antisemitismo”. La costante relazione con lo Stato d’Israele e il popolo ebraico, la determinazione a combattere l’antisemitismo rappresentano – come disse in quell’occasione Giorgio Napolitano – “parte integrante del mio impegno antifascista”.
(Nell’immagine Giorgio Napolitano con Shimon Peres)
(23 maggio 2016)