Qui Berlino – Ferrara, a passeggio con Bassani
Un viaggio nella Ferrara di Giorgio Bassani, nei luoghi raccontati nei suoi libri e in quelli in cui visse. Questo doppio filo, con al centro la città estense, è quello da cui muove la mostra A passeggio dentro le mura, presentata ieri all’Istituto italiano di Cultura di Berlino e realizzata grazie alla collaborazione tra l’Istituto berlinese e la Fondazione Giorgio Bassani, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (Meis), e Apt Servizi Emilia Romagna. A fare gli onori di casa Luigi Reitani, direttore dell’Istituto di Berlino, che ha ricordato come la mostra, curata da Sharon Reichel, sia parte integrante del fitto programma dedicato al centenario della nascita di Bassani (1916). Per celebrare il secolo bassaniano, infatti, oltre all’esposizione, realizzata in collaborazione con la Città di Ferrara e la Regione Emilia Romagna e aperta al pubblico fino a luglio, è stata organizzata, in diversi spazi della Capitale tedesca, una settimana di proiezioni cinematografiche, letture sceniche e una giornata di studi alla Freie Universität di Berlino con protagonista Bassani.
Tornando alla mostra, a presentarla assieme a Reichel, il presidente della Fondazione Giorgio Bassani, il direttore del Consorzio Visit Ferrara Donato Concato e Giovanni Lenzerini, capo gabinetto del sindaco di Ferrara. “Nei romanzi e racconti di Giorgio Bassani – ha sottolineato il direttore dell’IIC Berlino Reitani – la città di Ferrara si trasforma in un teatro del mondo in cui ha luogo la tragicommedia della storia. La dimensione urbana dell’opera, la matrice ebraica e il rapporto con il cinema sono al centro dell’intenso programma di iniziative a Berlino”.
“La mostra – ha spiegato la curatrice Sharon Reichel – segue l’autore in una passeggiata immaginaria dentro le mura, dove i luoghi della città reale si mescolano a quelli della narrativa. Un percorso in cui le parole del grande scrittore prendono vita, per tracciare una mappa che, ancora oggi un turista in visita a Ferrara potrà seguire, per tentare di carpire i segreti della città. Rileggere oggi Bassani ci permette di intuire la sua Ferrara del passato, ma anche di guardare alla nostra con rinnovata ammirazione, una città che tanto ha saputo cambiare nel corso degli anni, ripudiando i propri difetti ed esaltando i suoi pregi. Le mura di Bassani racchiudono in sé i ricordi del passato, le divagazioni del presente e le speranze per il futuro”.
A sottolineare il ruolo di Bassani , attraverso i suoi scritti, come ambasciatore della cultura e ricchezza di Ferrara, il vicesindaco della città Massimo Maisto: “La determinazione che Bassani ha dimostrato nella scrittura ha portato la nostra città fuori dalle mura, dai suoi stessi confini, e ne ha mostrato altrove l’aspetto più autentico, il patrimonio culturale che la definisce”.
(24 maggio 2016)