Storie – La musa di Bassani
Era lei la Micòl de Il giardino dei Finzi-Contini? Non è certo, ma nel centenario della nascita di Giorgio Bassani la scoperta dei sei quaderni del manoscritto del suo libro più celebre, uscito per i tipi dell’Einaudi nel 1962, apre nuovi orizzonti alla ricerca sulla sua opera. Questo straordinario materiale, ora disponibile presso la Biblioteca comunale Ariostea di Ferrara, fu consegnato da Bassani all’amica Teresa Foscari Foscolo con una dedica, datata «Venezia, 17 dicembre 1961» e firmata «Giorgio», nella quale si legge: «Cara Teresa, senza il tuo aiuto Il giardino dei Finzi-Contini non sarebbe mai stato scritto. Desidero che questi quaderni restino per sempre con te».
La bellissima e fiera nobildonna Teresa Foscari Foscolo, coetanea di Bassani (entrambi del 1916), conobbe lo scrittore negli anni Cinquanta, nell’ambiente di Italia Nostra. La Foscari infatti era portabandiera di Italia Nostra a livello locale e conduceva battaglie per la salvaguardia di Venezia e della laguna mentre lo scrittore Bassani era stato tra i fondatori dell’associazione nel 1955 e presidente dal 1965 al 1980.
I quaderni di Bassani, che vanno dal 1958 al 1961 e sono ricchi di annotazioni e di correzioni, sono stati consegnati dalla famiglia Foscari alla Biblioteca comunale Ariostea di Ferrara, ancora avvolti uno per uno nella carta velina nei quali li aveva gelosamente custoditi per decenni la stessa Teresa, e saranno esposti presso la sede del Meis (il Museo cittadino dell’Ebraismo) non appena il restauro dell’ex carcere sarà ultimato, nelle stesse celle in cui lo scrittore fu rinchiuso. Nel frattempo gli studiosi potranno consultare la copia digitale.
L’ipotesi che Bassani per Micòl Finzi-Contini si sia ispirato alla contessa Teresa è stata avanzata dal nipote di questa, Ferigo Foscari. In effetti anche Teresa era nata nel 1916 ed era un’appassionata francesista. In ogni caso, la dedica e il dono del manoscritto testimoniano che la nobildonna fu una Musa dello scrittore.
Mario Avagliano
(24 maggio 2016)