Presidenziali austriache, le reazioni
“Bene così, ma niente euforia
I segnali sono preoccupanti”
Sollievo per il pericolo scampato, ma anche un fermo richiamo alla coscienza dei cittadini europei. Rimbocchiamoci tutti le maniche. Lavoriamo insieme per la democrazia, i diritti, il dialogo. Non c’è tempo da perdere.
È il senso delle dichiarazioni di molti leader ebraici europei a poche ore dalla conferma della sconfitta dell’ultradestra al ballottaggio per le elezioni presidenziali austriache.
“Non possiamo che essere felici per il risultato austriaco. Ma sarebbe sbagliato lasciarsi andare all’euforia, pensando al livello di sostegno raggiunto da un estremista come Norbert Hofer” afferma in una nota il presidente del Congresso ebraico europeo Moshe Kantor. “Segnali preoccupanti arrivano non solo dall’Austria, ma anche nel resto d’Europa. È fondamentale che i partiti moderati raccolgano l’allarme e si impegnino in questo senso” ha quindi sottolineato Kantor.
Più ottimista rav Pinhas Goldschmidt, presidente della Conferenza dei rabbini europei, che vede nel risultato austriaco “un chiaro segno del fatto che l’Europa stia iniziando a realizzare che la politica dell’odio e del terrore” non può essere la risposta alle sfide “che il nostro continente è chiamato ad affrontare”.
Soddisfatto anche Oskar Deutsch, presidente della Comunità ebraica viennese. “Sono molto felice per la vittoria di Van Der Bellen – le sue parole – e allo stesso tempo sono molto felice per la sconfitta del suo avversario. Nel partito di Hofer militano infatti molte persone in odore di antisemitismo e che spesso usano espressioni antisemite nei loro interventi. Tutto è bene quel che finisce bene”.
Il presidente degli ebrei viennesi ha inoltre definito Der Bellen “un buon amico sia della nostra Comunità ebraica, sia dello Stato di Israele”. A dimostrarlo, secondo Deutsch, la sua recente partecipazione ad alcune iniziative a sostegno dello Stato ebraico.
a.s twitter @asmulevichmoked
(25 maggio 2016)