… Europa
Europa come molte utopie è diventato un sogno da gettare. A differenza di quelle non ha nemmeno sollecitato un film su cui riflettere. Dalla Shoah ai desaparecidos argentini, dalle storie di mafia a quelle di terrorismo, negli ultimi venti anni i film, più dei libri, hanno fatto la memoria pubblica. Attraverso quei film si è costruita memoria autocritica, ovvero memoria fondata sul confronto tra la memoria dei valori a cui diciamo di ispirarci e a cui dichiariamo di aderire e quella delle azioni compiute. Memoria dei torti che abbiamo riservato ad altri. Non quella di ciò di cui possiamo essere fieri, ma quella di cui c’è da vergognarsi. Con Europa invece ci siamo rifiutati di iniziare quel percorso. Quando si è trattato di passare alla memoria autocritica ci siamo semplicemente detti: questo gioco non ci piace. Facciamone un altro.
David Bidussa, storico sociale delle idee
(29 maggio 2016)