Qui Verona – “Pace, decliniamola insieme”

verSi è svolta a Verona la 13esima edizione del festival biblico, che dallo scorso anno ha visto anche il coinvolgimento della Comunità ebraica per l’evento inaugurale e per altri appuntamenti.
Il tema della serata di apertura era “pace in terra”. Si è trattato di uno spettacolo che ha coinvolto leader religiosi e cori ebraici, cristiani e musulmani. Per la nostra Comunità ha parlato rav Meir Luciano Caro, che ha esordito con le parole “Hine Matov umanaim Shevet achim gam yachad”, ecco come è bello e come è piacevole stare tutti insieme come fratelli sottolineando come queste parole possano essere particolarmente vere in tali circostanze. Ma precisando subito che “oggi è di moda parlare di pace, dedicare giornate o settimane alla pace, organizzare marce e fiaccolate per la pace”. Cosa significa quindi pace per il mondo ebraico? Il rav ha precisato il significato della parola shalom, spiegando come tale parola sia anche uno dei nomi di Dio. “Queste espressioni sono state intese nel senso che dobbiamo fare ogni sforzo per conseguire la pace con chi ci è vicino e anche con chi ci è lontano. A questo scopo dobbiamo essere pronti a operare compromessi anche dolorosi. Tutto ciò a condizione che anche l’altro accetti i valori fondamentali della convivenza umana”.
“Alla pace – ha aggiunto – si giunge con l’azione quotidiana e l’aiuto divino. Questo spiega perché noi ebrei che siamo stati i primi al mondo a insegnare la fratellanza, usiamo il termine shalom come locuzione di saluto e non organizziamo grandi raduni per la pace. Infatti non c è giorno che non si preghi per la pace e così continueremo a fare”. Il rav ha concluso il suo intervento parlando del collegamento che non può non esserci tra pace e giustizia. A seguire il coro Kol hakolot ha eseguito sei brani molto apprezzati e applauditi dal numeroso pubblico presente. Sono seguiti gli interventi dell’imam di Verona Mohamad Guerfi e del coro islamico Abdezerraq Bentaib e delle bimbe del coro Terra e Luna.
Profondo e interessante l’intervento di monsisgnor Boghos Levin Zekyan, arcivescovo dell’arcieparchia armena cattolica di Istanbul che, parlando di fondamentalismo religioso, ne ha collocato le radici in ambito protestante americano, anche se oggi si manifesta essenzialmente in ambito islamico integralista. Nel dichiarare il suo pessimismo per il futuro ha però espresso la speranza che i leader delle tre religioni monoteiste abbiano la forza e la capacità di combatterlo in tutti i modi e nel più breve tempo possibile. Ultimo ad intervenire il coro gospel Animula. Alla fine della serata sono saliti sul palcoscenico tutti i coristi e i leader religiosi, che hanno cantato insieme il canto Amen.
La Comunità ebraica ha organizzato durante il festival numerose visite guidate alla sinagoga, al museo e al ghetto coordinate da rav Joseph Labi, coadiuvato da chi scrive, dai Consiglieri Israel e Foroni e dalla sempre attiva signora Forneron dell’associazione italia-Israele. Nel pomeriggio di domenica il Consigliere Roberto Israel ha tenuto una conferenza su “illustri ebrei veronesi”. Da segnalare anche la presenza al festival del direttore del Jerusalem Biblical Zoo Shai Doron, che ha inaugurato un percorso tra animali e piante nella Bibbia al parco “Natura viva” nelle vicinanze del lago di Garda.

Bruno Carmi, presidente Comunità ebraica di Verona

(30 maggio 2016)