Renzi: “Sui migranti, meschino chi parla d’invasione”
“I numeri sono sempre gli stessi, più o meno. È un meschino chi urla all’invasione. Noi siamo orgogliosi di quelle italiane e quegli italiani che ogni giorno salvano centinaia di vite umane”. Così il Premier Matteo Renzi parla della situazione sbarchi in Italia dopo la pubblicazione da parte del Viminale sui dati degli arrivi: “47.740 migranti sbarcati dal primo gennaio al 30 maggio, contro i 45.876 dello stesso periodo dell’anno scorso”, riporta La Stampa. “II G7 che si è svolto in Giappone ci ha dato ragione sul Migration Compact: aiutiamoli a casa loro”, ha dichiarato Renzi. Intanto da Roma messaggio a Bruxelles, “entro metà giugno pronti a partire con gli hotspot sulle navi”. Ancora La Stampa spiega infatti che l’Italia è in attesa del via libera dell’Ue per il “varo di «’loating hotspot’, navi capaci di ospitare un migliaio di anime, in grado di controllare chi arriva per distribuirlo verso una località di accoglienza o, in caso non abbia diritto alla protezione, rimandarlo a casa”.
Israele, Lieberman ministro della Difesa. Il gabinetto israeliano così come la Knesset hanno confermato nelle scorse ore la nomina di Avigdor Lieberman, leader di Israel Beitenu, a ministro della Difesa, riporta Avvenire. Si allarga così la maggioranza che sostiene il governo Netanyahu ma, secondo il Fatto Quotidiano il Premier israeliano sarebbe “ostaggio dei falchi”. La sua decisione di sostituire l’ex ministro alla Difesa Moshe Yaalon con Lieberman, scrive il Fatto, è “stata salutata da un editoriale al vetriolo del New York Times: ‘La scelta di Lieberman è un azzardo cinico e rischioso… come ministro degli Esteri è stato un disastro nelle relazioni con Washington…’”. Il quotidiano riporta poi la notizia diffusa sui media israeliani secondo cui la moglie di Netanyahu, Sara, sarebbe nella lista di persone di cui la polizia ha chiesto il rinvio a giudizio in merito a un’indagine sull’uso di soldi pubblici e abuso di potere da parte dell’entourage del premier.
Torino-Haifa, la collaborazione tra i politecnici. Dopo le polemiche, il Politecnico di Torino vola in Israele per rinsaldare la collaborazione con il Technion di Haifa, scrive La Stampa. “Il rettore Marco Gilli fa parte della delegazione del ministro Giannini che oggi andrà in Israele. Nei mesi scorsi i rapporti con l’Università e il Poli sono stati al centro di un caso con l’invito al boicottaggio da parte di una cinquantina di docenti, per l’accusa al Technion di collaborare con l’esercito”. “Questo viaggio – ha dichiarato il rettore del Poli di Torino – servirà a rafforzare ancora di più i legami accademici”.
Milano, Jewish in the City. Ultimo giorno del Festival dedicato alla cultura ebraica. La giornata si apre con la presentazione della ricerca della Fondazione CDEC (Centro di documentazione ebraica contemporanea) su “Gli ebrei scampati alla Shoah”, Auditorium del Memoriale della Shoah di Milano (ore 11) con la direttrice del progetto Liliana Picciotto, la ricercatrice Cdec Chiara Ferrarotti e le testimonianze di Aurelio Ascoli, Emanuele Cohenca, David Misrachi. La manifestazione, ricorda Repubblica si conclude con “Silent Quartet”, l’opera da camera ideata dal compositore Yuval Avital, eseguita dal Quartetto Lyskamm, Anteo spazioCinema (ore 21.00)
Torino, l’operazione finita in tragedia. “Henry era stato circonciso, come vuole la tradizione musulmana. Ma non è successo in ospedale: il piccolo, un mese appena, è stato affidato a un sedicente dottore, che ha praticato l’incisione senza sedativi, senza l’assistenza di medici veri, nella stanza di una ex scuola occupata di Torino, nel quartiere popolare di Aurora”. È il racconto su La Stampa della tragica morte di Henry, bimbo di appena un mese sottoposto a una circoncisione clandestina e morto in ospedale a un mese dall’operazione. L’autopsia chiarirà le cause della morte e intanto, scrive il quotidiano torinese, ad alimentare la polemica è la mancanza di “’un servizio pubblico di circoncisione rituale’ che in realtà nel 2006 c’era: era stato voluto dalla giunta dalla Bresso e finanziato in via sperimentale con 120 mila euro” ma poi soppresso.
Daniel Reichel
(31 maggio 2016)