ipseità…
“Colui per il quale il timore della trasgressione precede la sapienza, la sua sapienza si mantiene; ma colui per il quale la sapienza precede il timore della trasgressione la sua sapienza non si mantiene….” (Pirqè Avòt, 3; 11). Secondo i nostri Saggi il timore ha la funzione di ingenerare nell’uomo umiltà e purezza di cuore. Viceversa, l’arroganza e l’egoismo sono ingredienti di una sapienza che si trasforma facilmente in strumento di potere ed esibizionismo. Il senso della responsabilità è pertanto privilegiato all’erudizione poiché una sapienza dissociata dall’altruismo può trasformarsi in un futile gioco intellettuale. Nella lingua ebraica la parola acharaiùt responsabilità, include la parola achèr l’altro, le cui prime due lettere costituiscono la parola ach fratello ….la cui prima lettera è una alef il paradigma della nostra ipseità.
Roberto Della Rocca, rabbino
(31 maggio 2016)