2 GIUGNO – I SETTANT’ANNI DELLA REPUBBLICA La testimonianza di Piero Terracina “Via monarchia,” il canto libero

piero terracinaAvevo allora diciassette anni, si votava a ventuno. Inoltre ero tornato da poco più di cinque mesi dopo un lungo soggiorno in ospedali e sanatori dell’allora Unione Sovietica, da Glivice a Lvow poi a Soci sul mar Nero, dopo essere stato liberato il27gennaio 1945 adAuschwitz. C’era un grande entusiasmo allora e la voglia di partecipare. Non avevo l’età per votare ma insieme ad amici e a un cugino andavamo ad ascoltare i comizi, in particolare quelli di esponenti del Partito repubblicano italiano: Ugo La Malfa, Giovanni Spadolini, Ugo Della Seta ma anche Pietro Nenni. Ricordo anche che si formavano cortei ai quali partecipavamo cantando: KE vattene, e vattene schifosa monarchia, vogliam che sempre sia repubblica sociale, parole che naturalmente non si riferivano alla Repubblica sociale italiana di triste memoria. Ricordo bene l’esultanza alla proclamazione dei risultati del referendum, il timore che potessero esserci disordini e il pensiero di come poter eventualmente reagire, che rientrò con la partenza immediata dell’ormai ex Re Umberto.

Paolo Di Paolo, Repubblica, 30 maggio 2016