Time out – 2 giugno
Festa della Repubblica italiana. Forse imperfetta, con dei limiti, ma in grado di assicurare democrazia e stabilità a questo paese negli ultimi settant’anni. Di questo noi ebrei italiani abbiamo giovato nonostante le turbolenze dei vari momenti. Eppure nel giorno in cui celebriamo la nostra Repubblica vale la pena domandarsi quanto, dal giorno in cui si fece il referendum e si scelsero i componenti dell’assemblea costituente, sia cresciuta la partecipazione degli ebrei e delle comunità ebraiche al dibattito pubblico. Oggi siamo in grado di esprimerci su più temi con credibilità e rispetto e non sorprende più l’idea di trovare un nostro correligionario in Parlamento. Le stesse amministrative, nonostante le criticità che ciascuno prova nei confronti di un partito o di un altro, vedono la partecipazione di molti ebrei. A dimostrazione che nonostante le difficoltà che viviamo, c’è sempre più voglia di contribuire alla crescita di questo paese. Bene così, ma vale la pena non fermarsi, sperando che tra altri settant’anni ci si ritrovi sempre qui a celebrare, democrazia e libertà di questo paese e un ebraismo vivo, partecipativo e litigioso come quello odierno.
Daniel Funaro
(2 giugno 2016)