Trani – L’ambasciatore Evrony in sinagoga

fotoIn viaggio per alcune località pugliesi, assieme alla moglie Rita, l’ambasciatore di Israele presso la Santa Sede Zion Evrony ha voluto incontrare la piccola e vivace Comunità pugliese radunatasi, per l’occasione, in Scolanova (sede di sempre più frequenti incontri con importanti ospiti).
A fare gli onori di casa, a nome della Sezione di Trani della Comunità di Napoli, Francesco Lotoro e chi scrive, da sempre attive presenze sul territorio, questa volta affiancati da Tomer Corinaldi, di recente trasferitosi a Trani da Gerusalemme ad infoltire le fila della Comunità.
L’ambasciatore Evrony aveva raggiunto Trani già nella tarda mattinata, accolto dalla locale cheillà nella calda e familiare atmosfera della Trattoria Portanova, da oltre due anni paziente e collaborativa realtà ristorativa che, su richiesta e in stretta collaborazione della Comunità locale, è in grado di approntare pasti casher a base di freschissimo pesce pescato in zona, opportunamente annaffiato da vino casher sia di produzione italiana quanto israeliana.
Tra una portata e l’altra, Zion e Rita Evrony hanno dialogato con gli ebrei del posto, manifestando un sincero e concreto interesse alle singole storie personali di ciascuno e della giovanissima realtà dell’ebraismo pugliese.
Successivamente, all’ora prestabilita, nella storica sinagoga Scolanova, pavesata da numerose bandiere biancoblu, persone accorse da tutta la Puglia hanno accolto, con calore e simpatia, subito percepita dall’illustre ospite, il rappresentante dello Stato di Israele.
Dopo un brevissimo cenno di saluto riservato, a nome della Sezione di Trani, da parte di chi scrive, Zion Evrony ha risposto con altrettanto calore e simpatia, salutando i presenti con parole di ringraziamento e gratitudine e con un discorso che, per molti versi, è apparso subito come una lectio magistralis sul rapporto tra la pace e la conoscenza reciproca tra diversi.
Naturalmente e come ci si sarebbe aspettato dal sesto ambasciatore presso lo Stato vaticano, dal 1993, anno durante il quale dopo anni di difficoltà e d’incomprensioni, la Santa Sede ed il giovane Stato di Israele hanno avviato formali e normali relazioni diplomatiche, non sono mancati, dalle parole di Evrony, puntuali riferimenti allo stato dei rapporti tra i due Stati mediterranei, dopo aver tracciato, con brillante sintesi, la storia dei rapporti tra le parti. Così come ampio risalto è stato dato alla “svolta non solo temporale, ma anche culturale e profondamente religiosa che, poco più di cinquant’anni fa, hanno rappresentato il Concilio Vaticano II ed il documento Nostra Aetate”.
La visita a Trani dell’ambasciatore si è poi conclusa con una lunga visita guidata nella vicina sinagoga Scolagrande, su via Giudea, ora Museo di Storia e Cultura Ebraica facente parte del Polo Museale di Trani, eccezionalmente aperta nonostante il turno di chiusura grazie alla dedizione e disponibilità offerte dal direttore del polo, Leonardo Catino, e dai dipendenti della struttura.
Da Trani è risuonato, con immediata simpatia, il caloroso “Baruch abbà”, “benvenuto” a Zion Evrony e alla simpatica consorte, con l’augurio, espresso dai rappresentanti comunitari, “di poter godere di ulteriori opportunità per adempiere alla mitzwah dell’ospitalità”.

Cosimo Yehuda Pagliara

(2 giugno 2016)