La cultura, ponte tra i popoli
A Rivlin una copia del Talmud
È ancora in corso ad Haifa il Board of Governors, l’incontro annuale delle associazioni che sostengono il Technion di Haifa, una delle eccellenze universitarie israeliane. Folta la delegazione italiana che partecipa ai lavori e il cui impegno si salda con la missione, che va concludendosi in queste ore, del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini.
Accompagnata dal presidente UCEI Renzo Gattegna, dal rav Riccardo Di Segni e da Clelia Piperno, rispettivamente presidente e direttrice del progetto, oltre che dall’attaché dell’istituto italiano di cultura Elena Loewenthal e dall’ambasciatore Francesco Maria Talò il ministro ha consegnato oggi una copia del Talmud tradotto in italiano al presidente della Repubblica Reuven Rivlin.
Cultura, collaborazione, trasversalità. Questi i temi della settimana di appuntamenti dedicati al Technion, apertasi venerdì presso il kibbutz Ifat: scelta non casuale, in quanto sede del museo sulla storia dei primi pionieri giunti in Israele.
Nell’occasione i delegati presenti si sono confrontati sulla proposta di una campagna di fund raising globale a favore dell’istituto, tradizionale luogo di incontro e cooperazione per popoli e identità diversa.
Venerdì sera cena collettiva preceduta dai saluti di Peres Lavie, presidente del Technion, e da un suggestivo kiddush recitato da Aaron Chaarnikovsky, Premio Nobel per la Chimica nel 2012. Presenti in sala numerosi giovani del Rothschild Scholars Program del Technion, rivolto a studenti particolarmente brillanti.
Significativo inoltre l’evento dedicato a “Women at Technion” durante il quale cinque scienziate si sono confrontate sulla differenza di genere nel mondo accademico scientifico. Dalla neurobiologia ai computer, dalla fisica all’ingegneria elettronica: la sfida di conciliare il loro impegno, nei diversi percorsi, in un mondo accademico che appare ancora oggi prevalentemente maschile.
Racconta Serena Terracina, che fa parte della delegazione italiana: “La volontà e l’impegno nel perseguire i propri obiettivi, la disponibilità da parte dei compagni a seguirle nel conseguimento di phd fuori da Israele, apposite strutture universitarie per i bambini, hanno consentito loro di realizzarsi concretamente, senza rinunciare alla maternità. È emerso un grande coraggio, di continuo rinnovamento nelle varie fasi delle loro intense vite”.
(Nell’immagine in alto la consegna della copia del Talmud a Rivlin; in basso la delegazione italiana che partecipa ai lavori del Technion)
(5 giugno 2016)