Qui Roma – Arte e musica per la convivenza
L’arte al servizio della solidarietà, ma soprattutto della pace e della convivenza. Una missione ancora più sentita dopo il tragico attentato terroristico di mercoledì sera a Tel Aviv, un nuovo colpo ai valori della democrazia e della libertà. Questo il significato della serata organizzata dall’Associazione Donne Ebree d’Italia con il patrocinio di Roma Capitale, Comunità ebraica di Roma e Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, svoltasi ieri sera alla Sala Umberto di Roma, dove è andato in scena lo spettacolo lirico-coreutico intitolato “Bagliori – Le luci dell’anima”. I fondi raccolti saranno infatti devoluti alla realizzazione di iniziative volte alla protezione e alla sicurezza dei minori in quattro centri di Israele direttamente sostenuti dall’Adei Wizo, e cioè quelli di Beth Wizo, Maaloth, Rehovot e Yevul.
“Gli eventi di Tel Aviv pesano gravemente sul nostro cuore, ma ci infondono ancora più determinazione a lavorare a questo progetto”, le parole di Roberta Nahum, del direttivo romano dell’Adei Wizo, che ha portato i suoi saluti insieme alle colleghe Paola Sonnino e Silvana Hannuna, alla presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello e a Brunella Bellini, ideatrice dello spettacolo. “I bambini e i ragazzi ospiti di queste scuole e asili nido appartengono a tutte le etnie presenti in Israele – ha proseguito Nahum – ed ebrei, cristiani, arabi, drusi, circassi e beduini convivono armonicamente in un clima di integrazione e collaborazione con uno spirito di pace”. Spirito di pace che, ha aggiunto Sonnino, contraddistingue lo sforzo dell’Adei e in generale rappresenta uno dei messaggi chiave dell’ebraismo. “Come donne siamo naturalmente portate a una grande attenzione per i figli, e nello specifico come donne ebree questo si traduce in una garanzia per il futuro”, ha concordato Dureghello. “In un momento come quello attuale in cui bambini muoiono per mano di chi vuole distruggere la democrazia – le sue parole – progetti come questo sono un augurio perché le nostre anime siano sempre illuminate dal sorriso di un bambino e non oscurate dall’odio e dalla violenza”.
Per il contributo alla difesa e la tutela dell’infanzia attraverso la realizzazione di infrastrutture di sicurezza come barriere contro il terrore che colpisce indiscriminatamente civili indifesi è dunque andato al pubblico il ringraziamento di Hannuna. Un impegno che passa anche attraverso l’arte, come ha ricordato anche Bellini, la quale ha descritto il senso dello spettacolo, curato da Cornelia Bujin, con la regia di Fabrizio Borelli, “il cui filo conduttore è l’amore in tutte le sue declinazioni”. In un continuo intreccio tra danza, musica e poesia, sul palco si sono alternati molti artisti internazionali, tra cui l’étoile Giuseppe Picone, all’interno di una coreografia inedita di Mario Piazza, Maria Yakovleva, étoile dell’Opera Ballet di Vienna e Alessandro Riga, primo ballerino della Compania Nacional de Danza di Madrid, che hanno invece interpretato il famoso passo a due tratto da Giselle, e poi il soprano Hae Young Hyun e il tenore Daniele Penco. A fare da cornice alla serata, le opere dell’artista finlandese Hannu Palosuo, e i versi intensi delle poesie di William Shakespeare, Charles Baudelaire, e Pablo Neruda interpretati dagli attori David Sebasti e Arianna Ninchi. “Un dialogo tra le arti – ha dunque concluso Bellini – attraverso cui passa il valore fondamentale della memoria, grazie alla quale il passato diventa foriero della costruzione di un futuro importante”.
Francesca Matalon twitter @fmatalonmoked
(10 giugno 2016)