Il lavoro, i risultati
–– Ogni mese tre giornali stampati in tabloid ad alta tiratura (il giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche, il giornale di cronache comunitarie Italia Ebraica e il giornale ebraico dei bambini DafDaf). Tutti gli iscritti alle Comunità ebraiche italiane raggiunti assieme a migliaia di abbonati, decision maker e molte componenti della società civile
–– Ogni giorno, con la sola sosta dello Shabbat e delle solennità ebraiche, nuovi notiziari in rete (sei notiziari quotidiani e settimanali online: Bokertov, per il commento della rassegna stampa e delle notizie del giorno, Pagine Ebraiche 24, il notiziario generale di metà giornata, Pagine Ebraiche International, il notiziario plurilingue, Sheva Melamed, dedicato al mondo della scuola e dell’educazione, Sheva Eretz, dedicato alla società israeliana fuori dagli stereotipi della propaganda e del conflitto, Sheva Idee, dedicato ai grandi temi del dibattito)
–– Portale dell’ebraismo italiano www.moked.it
e sito istituzionale Ucei www.ucei.it
–– Rassegna stampa
–– Ufficio stampa e assistenza alla Presidenza
–– Praticantato giornalistico (otto esperienze di praticantato già convalidate dall’Ordine dei giornalisti)
–– Formazione e corsi di aggiornamento per tutti i giornalisti italiani (la redazione accreditata come ente formatore dai ministeri competenti e dall’Ordine nazionale dei giornalisti)
–– Laboratori di lavoro giornalistico e di formazione (Trieste e Venezia: Redazione aperta; Roma: Etica dell’informazione; Firenze: Economia e mercato del lavoro; Torino: State of the jewish net; Milano: Grafica e creatività)
–– Iniziative culturali, interventi e diffusione straordinaria per lo sviluppo della Community nei grandi appuntamento di raccordo e incontro (Torino Salone del Libro, Mantova Letteratura, Bologna Childrens Book Fair, Lucca Comics, Pordenone Legge, Gorizia èStoria, Trento Economia, Ferrara Inter
Comunicare cosa, comunicare perché
–– Rafforzare l’Unione delle Comunità Ebraiche italiane nel suo ruolo di raccordo fra le realtà ebraiche italiane e di rappresentanza delle realtà ebraiche italiane nei confronti della società
–– Favorire la crescita dell’Unione come editore di testate giornalistiche professionali e autorevoli
–– Favorire la raccolta delle risorse e offrire un punto di contatto con quella componente della società italiana che guarda con interesse alla realtà ebraica
–– Aprire uno spazio comune di incontro e di confronto dove gli ebrei italiani, a prescindere dal proprio orientamento ideologico, possano sentirsi a casa e liberi di esprimersi
–– Favorire una conoscenza matura, ma accessibile a tutti, dei grandi temi di interesse ebraico
–– Restituire a Israele la sua dimensione di società viva e aperta e di democrazia di incomparabile valore respingendo la tendenza a rinchiudere la realtà dello Stato ebraico nella gabbia e nella prospettiva distorta del conflitto mediorientale
–– Portare in campo ebraico lavoro giornalistico professionale, crescita professionale per i giovani, formazione e aggiornamento professionale per tutti i giornalisti italiani
In che quadro si opera
–– Una redazione composta da giornalisti professionisti e operativa a Roma, Milano e Torino
–– Oltre 120 collaboratori volontari e non retribuiti
–– Linee guida definite dal Consiglio UCEI che definiscono la strategia editoriale
–– Carta dei valori etici per l’informazione ebraica sviluppata con il rabbinato
–– Rigorosa adesione all’etica e alla disciplina professionale giornalistica
Il futuro e l’orizzonte dell’informazione televisiva
–– Conferimento all’area Comunicazione di due colleghi e della rubrica Sorgente di Vita
–– Sviluppo dei servizi di Ufficio stampa, di sito istituzionale Ucei e di social network
–– Valorizzare a tutto campo le professionalità presenti sull’orizzonte televisivo senza limitarsi ai confini della specifica convenzione Rai-Ucei
–– Favorire nell’ambito del personale esistente e soprattutto fra i giovani la formazione di professionalità specifiche nel settore televisivo
–– Impegnarsi per incrementare nell’Ente editore consapevolezza e valutazione del risultato realizzato e sviluppare un confronto strategico che deve necessariamente mettere in gioco tutte le forze e tutte le competenze su cui l’Unione può contare
(15 giugno 2016)