benedizione…

La benedizione che i Kohanim impartiscono al popolo viene loro comandata dalla Torah con queste parole: “Kò tevarekhù eth benè Israel, amòr lahèm”, “Così benedirete i figli d’Israel, dicendo loro”. Anche la traduzione aramaica di Onkelos mette in risalto il pronome: “così benedirete i figli d’Israele, quando direte loro”.
Questo “loro” così accentuato è stato spiegato dal Kethàv Sofèr. Dal risultato della benedizione divina ad Israel anche i Kohanim traggono vantaggio: più il popolo aumenta, più aumentano i doni che spettano ai Kohanim. È quindi lecito pensare che qualche Kohèn, impartendo la berakhà, lo faccia pensando al ritorno che ne avrebbe lui. Perciò la Torà insiste sul fatto che la berakhà deve essere per “loro”, per i figli d’Israel, altrimenti è inefficace. Per essere esauditi, bisogna chiedere per gli altri, non per se stessi….

Elia Richetti, rabbino

(16 giugno 2016)