L’ombra dei lupi solitari

rassegnaC’è ancora l’ombra dei “lupi solitari” sugli Europei di calcio in svolgimento in Francia. Una minaccia percepita come incombente anche nella giornata ieri, dopo la serie di arresti tesi a sventare un possibile attacco terroristico in occasione dell’incontro Belgio-Irlanda. Oltre alla minaccia del terrorismo di matrice islamica, i giornali mettono in evidenza il pericolo per l’ordine pubblico rappresentato da quei gruppi di tifosi appartenenti all’estrema destra che stanno facendo apertamente sfoggio della loro ideologia.
“Svastiche, a grappoli, sul petto degli ultrà estremisti ucraini nella partita contro l’Irlanda del Nord. Svastiche sulle braccia degli infiltrati nella campagna per Brexit, svastiche sulle bandiere recuperate nell’armamentario degli hooligan. La violenza organizzata si fa più spavalda – si legge sulla Stampa (Giulia Zonca) – e sgomita per diventare il centro del torneo che si ribella all’idea.

Ergastolo all’ex presidente Mohammed Morsi e pena di morte per altri sei imputati, compresi due giornalisti della tivù qatarina AI-Jazeera. Si è concluso ieri il processo al Cairo contro politici, attivisti e reporter legati ai Fratelli musulmani, tutti accusati di spionaggio a favore del Qatar e alto tradimento (Giordano Stabile, La Stampa).

Giornata elettorale anche interna al mondo ebraico. Gli iscritti delle Comunità di Roma, Milano, Trieste, Firenze e Livorno eleggeranno infatti i loro rappresentanti nel nuovo Consiglio UCEI, mentre nelle altre 16 Comunità territoriali saranno i Consigli a delegare un proprio delegato. A Firenze e Livorno si vota anche per il rinnovo degli incarichi di governo locali. “Oggi la scelta tra identità e aperture” titola in modo piuttosto azzardato Repubblica Firenze.

La macabra app di Google Play “Campo di Auschwitz Online”, portata all’attenzione dell’opinione pubblica sul nostro notiziario quotidiano di venerdì, è al centro di un approfondimento di Repubblica online (Alberto Custodero). Ad essere registrate, oltre al nostro intervento, anche le reazioni del parlamentare PD Emanuele Fiano (“Non smetterò mai di battermi, perché la banalizzazione della storia, che sia mossa da un disegno politico o da ignoranza, venga battuta con ogni mezzo lecito, magari per esempio vietando in Italia questa app”) e del Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano che si dice preoccupato per l’antisemitismo in rete (“dove è più facile origliare quel che si muove nella pancia del Paese, dove sempre più evidenti sono i rigurgiti antisemiti e antisionisti, con il ritorno di pregiudizi e stereotipi pesanti, caricature di profili ebraici simili a quelli che circolavano nella Germania nazista”).

Sul domenicale del Sole 24 Ore lo storico delle idee David Bidussa recensisce La decisione (ed. Guanda) di Britta Böhler. “La Germania e i tedeschi è il testo che Thomas Mann legge il 6 giugno 1945 alla Library of Congress a Washington. Quel testo rappresenta l’ultimo episodio di un conflitto ormai decennale tra il premio Nobel, ormai in esilio da dieci anni, e il proprio Paese. II tema di quel monologo in cui Thomas Mann ‘convoca’ la Germania e si misura con i ‘suoi peccati’ è a quali condizioni si possa tornare a riprendere un cammino insieme. Quel cammino si era bruscamente interrotto un decennio prima, all’inizio del 1936. Il testo di Britta Böhler – scrive Bidussa – fotografa quel momento di rottura”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(19 giugno 2016)