Firenze – L’alluvione e i volti di chi aiutò
L’incontro annuale dell’Opera del Tempio Ebraico di Firenze, svoltosi domenica, si è rivelata un’occasione emozionante per rivedere i volti di chi, 50 anni fa, soccorse la Comunità colpita dall’alluvione.
Aperta sia ai soci che ad esterni, tra cui molti storici, docenti e cultori dei beni ebraici, la riunione ha aperto una prospettiva sul ricco programma di attività che si svolgerà in città in autunno, nei giorni dell’anniversario.
È stata un’emozione vedere e rivivere, per gli oltre cento presenti in sala, le ore drammatiche del ’66. I telegiornali, le cronache della Rai, un bel film documentario della città sommersa, presentati da Paolo Fantacci. Per arrivare alla sinagoga, alle fotografie del Tempio e dei libri danneggiati dal fango. I nostri rabbini Toaff, Belgrado e Sciunnach in soccorso ai fratelli fiorentini assieme a tanti ebrei romani.
E ancora, i rotoli della legge stesi ad asciugare nel Tempio della Capitale e gli ebrei romani riuniti con il rav Toaff per organizzare gli aiuti.
Ma anche i giovani fiorentini e israeliani impegnati nel salvataggio della biblioteca, dei documenti, dei contratti matrimoniali.
Una giornata davvero intensa quella di domenica, seguita dall’assemblea degli associati all’Opera e dall’approvazione del bilancio, del programma per l’Italia e per l’estero sino a un piano di finanziamenti per la tutela dei beni culturali ebraici di Firenze, Siena e Monte San Savino e del loro patrimonio storico e librario.
Renzo Funaro, Opera del Tempio Ebraico di Firenze
(21 giugno 2016)