Ticketless – Le due Ade

cavaglionCoincidenze non di treni ma di libri. Ada Gobetti Marchesini e Ada Della Torre. Si ritorna a parlare di loro e di quel “Giornale dei Genitori”, che è testimonianza della stagione forse più bella della scuola italiana nel secondo dopoguerra. Di Ada Gobetti Marchesini si ristampa il “Diario partigiano” (Einaudi). Di Ada Della Torre, moglie di quel Silvio Ortona che ospitò sul giornale del PCI vercellese la prima versione di alcuni capitoli di Se questo è un uomo, l’Istituto per la storia della Resistenza nel Biellese, Vercellese e in Valsesia, a cura di Valentina Sonzini, pubblica un’ampia raccolta di scritti pedagogici e racconti (“La Resistenza del quotidiano”, 2016). “Cugimo”, era chiamata: la cugina di Primo. Sono particolarmente notevoli gli scritti sulla scuola e quelli dedicati ai “casi di vita” che la seconda Ada dedica alla sua esperienza al Tribunale dei Minori, trasferendo fuori delle scuole la passione appresa collaborando con la prima Ada. Una scrittura agile, sobria che va subito al cuore dei problemi, nella migliore tradizione della pedagogia idealista primo-novecentesca. Alla morte di Ada prima, Ada seconda dedica un ricordo struggente. Indirettamente il libro di Ada II è anche un ricordo del Lungo, Silvio Ortona, testimone e mai retore della Resistenza.

Alberto Cavaglion

(22 giugno 2016)