Parole – (((Le tre parentesi simbolo di odio)))
Da tempo, su Twitter, alcuni utenti appartenenti all’estrema destra hanno cominciato a incorniciare alcuni nomi di scrittori e giornalisti fra tre paia di parentesi tonde. (((Jonathan Weisman))), per esempio, dal nome di un redattore del «Washington Post» tra i primi ad accorgersi del fenomeno. Un comportamento sospetto ora svelato da Cooper Fleishman e Anthony Smith, del sito Mic.com, che hanno dimostrato come queste parentesi stiano a segnalare le firme di origine ebraica o con cognomi che «sembrano» tali. La diffusione del codice antisemita è cominciata nel 2014 con un puntata di The Daily Shoah, un podcast antisemita (il titolo significa letteralmente La Shoah Quotidiana) e alcuni articoli del blog «The Right Stuff». Le parentesi sono state ribattezzate echoes, echi, e sono utilizzate da giovani suprematisti bianchi e neonazisti con l’intento di denunciare la supposta cospirazione giudea contro il resto del mondo. Ma che c’entrano gli echi? Secondo la redazione di «The Right Stuff», avrebbero un valore simbolico: «La parentesi interna rappresenta il sovvertimento della casa e la distruzione della famiglia da parte degli ebrei attraverso la degenerazione dei mass media. La seconda rappresenta la distruzione della nazione con l’immigrazione di massa e l’ultima il giudaismo internazionale e il sionismo globale». Grazie a quell’inchiesta, queste parentesi sono oggi considerate «discorsi di incitamento all’odio» (hate speech) dall’associazione statunitense Anti-Defamation League.
Pietro Minto, Corriere La Lettura, 19 giugno 2016