Kiryat Arba, l’odio palestinese
spezza ancora una giovane vita

Schermata 2016-06-30 alle 14.30.34Diverse misure di sicurezza sono state adottate nelle scorse ore dal Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e dal ministro della Difesa Avigdor Lieberman dopo l’attentato che questa mattina ha scosso l’intera nazione: un terrorista palestinese di 17 anni si è introdotto in una casa di Kiryat Arba, insediamento in Cisgiordania poco distante da Hebron, e ha accoltellato a morte una ragazza israeliana di tredici anni mentre dormiva nel suo letto. “Questo orribile omicidio, di una giovane innocente che dormiva nel suo letto, dimostra la brama di uccidere e la disumanità dei terroristi”, ha dichiarato Netanyahu, che assieme a Lieberman ha disposto la revoca dei permessi di lavoro ai famigliari del terrorista, proveniente dal villaggio di Bani Naim, otto chilometri a sud di Hebron. La zona è stata circondata dalle forze di sicurezza israeliane che hanno avuto mandato di distruggere la casa dell’attentatore.
Dal villaggio – come da tutta l’aerea di Hebron – provenivano diversi attentatori palestinesi che negli scorsi mesi hanno pianificato attentati contro soldati e civili israeliani. Il cugino dell’assassino di Kiryat Arba, anche lui di Bani Naim, nel marzo scorso aveva cercato di investire con un auto dei soldati israeliani, ferendo leggermente uno. Ancor più recente, l’attacco tentato da un altra residente del villaggio, che venerdì scorso aveva lanciato il suo veicolo contro una coppia di israeliani nei pressi di Kiryat Arba.
Il capo del consiglio regionale di Kiryat Arba Malachi Levinger nelle scorse ore ha spiegato che l’intera comunità è “molto colpita dalla situazione. La famiglia Ariel è molto conosciuta in città.. Si tratta di un attacco insolito – è passato molto tempo da quando qualcuno è riuscito ad infiltrarsi nel nostro insediamento. È una situazione dura ma noi non ci spezzeremo”.
“L’intera nazione è al fianco del dolore della famiglia e agli assassini diciamo ‘Non riuscirete a spezzarci. Continueremo ad agire con forza e determinazione contro il terrorismo in ogni luogo e in ogni tempo’”, ha affermato Netanyahu, che ha poi fatto un appello alla comunità internazionale perché condanni l’efferato omicidio. “Il mondo intero deve condannare questo omicidio, così come ha condannato gli attentati di Orlando e di Bruxelles. Mi aspetto – ha continuano Netanyahu – che la leadership palestinese condanni in modo inequivocabile questo brutale omicidio, e prenda misure immediate per porre fine all’istigazione. È responsabilità delle nazioni illuminate – ha concluso il Premier – di unirsi a noi in questa richiesta. Devono esercitare pressioni su chi sta a capo di questo sistema di incitamento, che porta all’assassinio di bambini nei loro letti, e non su di un paese impegnato a proteggere i suoi bambini e i suoi civili”.

(30 giugno 2016)