LOTTA ALL’ANTISEMITISMO Da rav Sacks a Sadiq Khan, la soluzione è “tolleranza zero”
Come risolvere il problema dell’antisemitismo che cresce nel Regno Unito? Con una strategia piuttosto semplice: la tolleranza zero. Lo ha sottolineato con forza rav Jonathan Sacks, già rabbino capo del Commonwealth e nominato lord dalla regina Elisabetta nel corso di un’intervista al programma News Night della BBC. E lo ha promesso il nuovo sindaco di Londra, Sadiq Khan, musulmano, figlio di un immigrato pakistano, in un intervento sul Jerusalem Post.
All’inizio di giugno, qualche settimana prima del referendum che ha decretato la volontà dei britannici di uscire dall’Unione Europea (portando tra l’altro a un’impennata della xenofobia, in particolare nei confronti degli immigrati), rav Sacks spiegava in un colloquio con il giornalista Evan Davis, come l’antisemitismo continui a ripresentarsi in forme nuove. “L’antisemitismo è così socialmente inaccettabile che può sopravvivere solo come un virus, attraverso la mutazione. Nel Medioevo gli ebrei erano odiati per la loro religione. Ma nell’Europa post-illuminista del XIX e XX secolo non era consentito odiare per la religione, così gli ebrei erano disprezzati per la loro razza. Oggi anche questo non è più ammissibile, così l’odio si indirizza verso lo stato nazionale. E questa è la ragione per cui l’antisionismo è il nuovo antisemitismo” ha evidenziato il rabbino, che ha ammesso di essere entrato lui stesso in contatto con la recrudescenza dei sentimenti anti-ebraici denunciata dalla comunità britannica. “La nostra figlia più giovane lo ha sperimentato quando era all’università. Per me è stato profondamente scioccante perché non avevo vissuto un singolo episodio di antisemitismo in tutta la mia vita”.
Quando l’intervistatore gli ha chiesto un giudizio a proposito dell’inchiesta sul fenomeno all’interno del partito laburista, che ha coinvolto diversi esponenti di primo piano, tra cui l’ex sindaco di Londra Ken Livingstone, rav Sacks ha risposto: “La questione in realtà è semplice: occorre praticare la tolleranza zero, come si farebbe con qualsiasi altro pensiero inaccettabile, e il problema è risolto”. E tolleranza zero è proprio l’approccio per contrastare l’antisemitismo assicurato dall’attuale sindaco della capitale britannica Sadiq Khan, anche lui esponente del Labour.
“Come musulmano britannico, so cosa sia il pregiudizio. So cosa vuol dire essere discriminati solo per il proprio background o la propria religione. Per questo prometto di combattere il razzismo in ogni sua forma, e di rendere la lotta all’allarmante innalzamento dell’antisemitismo degli ultimi anni una priorità” ha scritto Khan sul Jerusalem Post del 27 giugno. “Nelle mie prime settimane in carica, sono orgoglioso di aver firmato il patto dei Sindaci Uniti Contro l’Antisemitismo. Tristemente, per molti abitanti di Londra, l’antisemitismo è un problema molto presente. Negli ultimi cinque anni, gli atti di antisemitismo nella capitale sono aumentati del 153 per cento, con 267 reati in più nel 2015 rispetto al 2011. Ci sono scuole che hanno bisogno di sicurezza semplicemente perché sono istituti ebraici, luoghi di culto che richiedono protezione solo perché sono sinagoghe. Questo è inaccettabile. Per questo adotterò una politica di stretta tolleranza zero nei confronti dell’antisemitismo e di qualunque reato di odio”.
Khan parla di dunque una maggiore attenzione e addestramento specifico delle forze di polizia, più controllo sui trasporti pubblici, un incremento della già forte collaborazione con le istituzioni ebraiche.
“Dobbiamo mandare il messaggio, e diffonderlo il più possibile, che l’antisemitismo è completamente inaccettabile e non può essere in alcun modo giustificato. Occorre lavorare insieme per sradicarlo ovunque lo troviamo, e sì, questo include il partito laburista” conclude. “Voglio mandare un messaggio al mondo: essere il primo sindaco di Londra di fede islamica che fa di più per proteggere gli ebrei londinesi dall’antisemitismo di qualsiasi altro sindaco della storia della città. Qualunque attacco alla comunità ebraica deve essere considerato un attacco contro tutte le comunità di Londra, e contro tutti i valori in cui crediamo”.
Rossella Tercatin
(Nell’immagine, un Iftar, il pasto serale che rompe la fine della giornata di digiuno durante il mese del Ramadan. In primo piano, da destra a sinistra, l’attuale rabbino capo del Commonwealth Ephraim Mirvis, il sindaco di Londra Sadiq Khan e l’arcivescovo di Canterbury e leader della Chiesa anglicana Justin Welby).