Se un treno può ricucire il Paese

Taglio Basso sx - Jerusalem-Tel AvivIl presidente israeliano Reuven Rivlin ne ha simbolicamente visitato un tratto in occasione di Yom Yerushalaim, la ricorrenza che celebra l’unità della Capitale. La linea ferroviaria ad alta velocità che la collegherà a Tel Aviv (inaugurazione prevista per il 2018) costituisce anche concretamente un passo in più verso l’unità dell’intero Paese, o come ha detto Rivlin, “una dimostrazione che tutte le strade portano a Gerusalemme”. La decisione di costruire un collegamento ad alta velocità tra le due città risale al 2001, e una volta aperto sarà possibile spostarsi in circa mezz’ora – contro i 78 minuti sulla vecchia linea costruita ai tempi dell’Impero Ottomano – con treni che partiranno ogni quarto d’ora. I lavori, finanziati da fondi pubblici, vanno avanti da ben quindici anni tra battaglie legali di vario genere, avvicendamenti politici e qualche fisiologico imprevisto. Il direttore delle Ferrovie dello Stato israeliane Boaz Tzafrir ha promesso a fine marzo a un gruppo di parlamentari che aveva visitato il cantiere che non si protrarranno oltre il 2018. Secondo i piani iniziali avrebbero dovuto essere già conclusi dal 2008, solo che alcune proteste da parte di gruppi ambientalisti, preoccupati che la linea potesse causare dei danni ad alcune zone collinari e valli protette intorno a Gerusalemme, hanno causato uno stallo. In particolare, a destare contrarietà era stata la costruzione di un ponte che facesse passare i treni sotto l’Yitlah Stream – parco nazionale nonché località biblica, menzionata nel libro di Giosuè – e per questo era stato chiesto di costruire un tunnel in alternativa. Ma una commissione del ministero dell’Interno aveva stabilito che una galleria avrebbe fatto ritardare il progetto di due ulteriori anni – con relativa ulteriore spesa – dando il via libera alle Ferrovie dello Stato. Tanto che, munito di elmetto e giubbotto catarifrangente, Rivlin a inizio giugno ha passeggiato proprio in quel tratto e il ponte, con i suoi 97 metri, è il più alto del paese. Impressionato dal progetto, il presidente ha affermato che si tratta di “un risultato davvero importante per lo Stato di Israele”. Per citare qualche altro numero da record, è lungo 11,6 chilometri il tunnel più lungo della linea, e anche lui è il più lungo di Israele. Nel tratto fra Modiin e Gerusalemme si contano poi quattordici tra ponti e gallerie, gli ingegneri al lavoro sul progetto sono circa 680 e i treni andranno a una velocità di circa 160 chilometri orari. La stazione di Gerusalemme costruita ad hoc, chiamata “HaUma”, che si troverà accanto alla stazione centrale degli autobus ma 80 metri sottoterra, servirà anche come rifugio in caso di bombardamenti, contenendo fino a duemila persone. E il progetto non si conclude qui. Il ministro dei trasporti israeliano Yisrael Katz ha annunciato che si prevede già, una volta inaugurata la linea, di aggiungere nuove tratte “da Kiryat Shmona al nord fino a Eilat al sud”.