… ideologia

Ha fatto molto clamore la notizia che gli attentatori di Dacca fossero, come si dice, figli di buona famiglia e che avessero frequentato buone scuole. Ed è, così, ripreso il consueto dibattito se influiscano di più le motivazioni ideologiche o le condizioni sociali. Un dibattito a mio modo di vedere alquanto sterile perché è ovvio che giochino un ruolo entrambi i fattori. In un fenomeno di ideologizzazione di massa come quello a cui stiamo assistendo in questi anni ad opera delle varie Al Qaeda, Isis, Boko Haram e chi più ne ha più ne metta, influiscono infinite variabili: condizioni sociali, psicologiche, strutture identitarie… Non stupisce trovare figli della borghesia locale arruolati nelle truppe terroristiche, esattamente come non stupiva trovare tra le fila delle Brigate Rosse e sigle affini i cosiddetti figli di papà. L’ideologia pesca in questo torbido e confuso mare ed offre un orientamento a coscienze instabili per i motivi più svariati. Il mondo islamico, nessuno lo nega, deve curare il cancro che lo sta logorando dal di dentro, noi dobbiamo preoccuparci delle condizioni che rendono possibile l’arruolamento globale sempre più sotto i nostri occhi.

Davide Assael, ricercatore

(6 luglio 2016)