populismi…

Perché è proprio Qorakh il prototipo della ribellione e della discordia? In fondo le sue tesi sono ragionevoli e convincenti e oltretutto riconducibili a una profonda idea religiosa: “…tutta la Comunità è composta da persone sante…” (Bemidbar, 16; 3). La kedushà di Israele non può essere esclusivo appannaggio di pochi eletti, sostiene Qorakh! Spesso però la disgregazione nasce proprio quando una nobile causa si trasforma in un un’ideologia di partito, quando sotto al manto di una giusta idea si camuffa un disegno politico, populista e demagogico, che con la Torah ha poco a che vedere. Qorakh non è altro che il paradigma di quel “rivoluzionario” che, mosso da forti ambizioni personali, una volta raggiunto il potere si sarebbe probabilmente trasformato in un dittatore autoriferito.

Roberto Della Rocca, rabbino

(12 luglio 2016)