Occhiolino ai terroristi
Il Movimento 5 Stelle è una realtà più complessa di ciò che appare. Come confrontarsi con loro sarà più chiaro in futuro anche grazie alla comprensione su come si evolverà la classe dirigente. Per ora la speranza è che certi estremismi vengano subito rimossi. Il viaggio in Israele è stato un autogol e la presenza di Manlio Di Stefano come rappresentante degli esteri del partito ne è la causa. In Israele non si va solo per accreditarsi di fronte a una realtà importante, ma per dimostrare che per governare un paese c’è bisogno di concretezza e intelligenza. Per l’appunto, se la posizione è quella di dialogare con Hamas perché ha vinto “libere” elezioni, allora c’è bisogno di tempo per capire che fuori dai blog c’è un mondo reale che necessita di soluzione concrete, non necessariamente da Di Stefano e dai 5 Stelle, ma in caso, nel futuro, dal governo italiano sì. E allora forse è il caso di smettere di fare l’occhiolino ai terroristi e affermare che Israele è il nostro migliore alleato contro il terrorismo islamista e nella difesa dei valori di libertà. Non perché siamo amici d’Israele, ma perché chi aspira a governare questo paese dovrebbe abbandonare i toni da centro sociale affrontando i problemi con la serietà di cui c’è bisogno.
Daniel Funaro
(14 luglio 2016)