Sciesopoli, luogo del cuore
Luoghi di ricordi, di emozioni. Luoghi di memoria, di storia. Luoghi del cuore. Ed è così che si chiama il progetto del Fondo Ambiente Italiano (Fai), un censimento nazionale che da tredici anni in collaborazione con Intesa San Paolo chiede a tutti i cittadini di segnalare i piccoli e grandi tesori a cui sono affezionati e che vorrebbero preservare in modo che rimangano così per sempre. E quest’anno, all’interno del censimento “I Luoghi del cuore” compare anche Sciesopoli, l’ex colonia fascista a Selvino, vicino a Bergamo, dove tra il 1945 e il 1948 vissero ottocento bambini sotto la cura di esponenti della Comunità ebraica di Milano e della Brigata Ebraica, amichevolmente accolti dalla popolazione locale. Si può votare online sul sito iluoghidelcuore.it per sostenere la sua candidatura a luogo del cuore preferito dagli italiani, in modo tale da fargli ottenere visibilità e anche eventuali fondi per la sua tutela e valorizzazione.
Il censimento – che comprende siti di ogni tipo, naturali e urbani, storici e architettonici, artistici e paesaggistici – ha cadenza biennale, e il FAI e Intesa Sanpaolo hanno già dato voce alle decine di migliaia di segnalazioni raccolte scrivendo a Sindaci e Soprintendenti, con 68 interventi di recupero in 15 regioni che hanno contribuito a restituire un futuro di tutela e valorizzazione a molti luoghi votati. La votazione si può effettuare online su iluoghidelcuore.it ma anche inviando la propria scelta direttamente al FAI, e il censimento di quest’anno si concluderà il 30 novembre. Un contribuito economico spetta automaticamente ai primi tre classificati, ma può essere richiesto presentando nel 2017 un progetto anche dai luoghi che raggiungono almeno 1500 voti. Un aiuto che sarebbe rilevante per Sciesopoli, il cui edificio, che nel 2015 è stato sottoposto a tutela dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo sia per il suo valore architettonico sia in quanto testimonianza della presenza ebraica dopo la fine della Seconda guerra mondiale, è attualmente in uno stato di totale abbandono. Sull’esperienza della colonia di Sciesopoli vissuta dagli 800 orfani ebrei scampati alla Shoah prima della loro aliyah (salita) nell’allora Palestina mandataria si sta gettando recentemente nuova luce, e in particolare si è aperto un confronto sia sulla particolarità della vicenda sia sul futuro utilizzo dell’edificio.