Dove va l’umanità?
Non so se può far indignare di più un colpo di stato militare contro un governo “democraticamente” eletto, o la popolazione che scende in strada per difendere lo stesso governo che si è trasformato in un regime repressivo e anti-democratico. Alcuni media hanno paragonato l’opposizione da parte dei turchi al tentato colpo di stato alla Primavera di Praga, a Piazza Tienanmen o alla Rivoluzione portoghese dei Garofani. Niente di più inappropriato. In quel “popolo” che fermava i carri armati venerdì scorso – come mi informa un amico che ha vissuto in Turchia – v’erano oltre ai sostenitori dell’AKP, militanti dello Huda Party (un partito islamista di estrema destra), bozkurtlar (lupi grigi), e altri islamisti ed ultra-nazionalisti di altro tipo.
Mentre in Turchia continuano le purghe e il repulisti generale, v’è un dibattito sulla re-introduzione della pena di morte, e si teme per la già minacciata libertà d’espressione, dal momento che chiunque adesso che non si allineerà alle idee del presidente verrà accusato di golpismo; mi domando quali siano le prospettive della democrazia se essa è sorretta da una maggioranza e “volontà” popolare che richiede al potere un “uomo forte” il quale governi in maniera oppressiva, isolazionista, ed autoritaria. In un intervista che rivolse Mr. Edgar Snow a Mao Zedong, alla domanda “Dove va l’umanità?”, il dittatore rispose semplicemente“Bho!”. E questo enigma permane tutt’ora.
Francesco Moises Bassano
(22 luglio 2016)