guide…

Moshè si preoccupa per tempo che dopo di lui ci sia una guida adatta per il popolo ebraico, e ne definisce i caratteri: “ashèr yetzè lifnehèm wa-ashèr yavò lifnehèm, wa-ashèr yotzièm wa-ashèr yevièm”, “che esca davanti a loro ed entri davanti a loro, che li faccia uscire e li faccia entrare”.
Il Manhìg, la guida, il Maestro, deve muoversi davanti al duo pubblico, indicargli la strada, e non farsi tirare dietro di loro. Deve essere lui la guida nell’ “uscire”, nel decidere quando essere facilitante, e nell’ “entrare”, ossia decidere quando applicare maggior rigore.
Deve anche “farli uscire” dai loro falsi convincimenti, e “farli entrare”, riportarli alla tradizione.
Pretendere che il Rav faccia qualcosa di diverso è snaturarne il compito.

Elia Richetti, rabbino

(28 luglio 2016)