Piove
Piove, è giovedì e non sono a Cesena, potremmo dire parafrasando Moretti, ma diversamente dal poeta non c’è motivo di tristezza né mi vedo costretta a constatare l’infelicità di chi mi è caro. Gioisco invece della pioggia, del profumo di città bagnata e del momentaneo sollievo dalla calura. Vero è che in questa stagione non chiediamo la pioggia, e nell’Amidà recitiamo invece il morid HaTal, l’arrivo della rugiada, per non incorrere nei danni degli acquazzoni fuori stagione, ma l’Altissimo ci sorride dall’alto mandando quasi sempre proprio a Pesach, quando dovrebbe iniziare la stagione di siccità e per questo diciamo la Tefillat Tal per chiedere il dono della rugiada, dei solenni temporali.
E forse l’Onnipotente ci prende bonariamente anche un po’ in giro, mentre ci affanniamo a dibattere del riscaldamento globale e dell’effetto serra, mostrandoci che non tutto è logico: per un paio di volte negli ultimi anni, due diverse navi sono rimaste bloccate nei ghiacci antartici nonostante lo scioglimento dei medesimi, lasciando a meditare al fresco ricercatori e scienziati.
Del resto, fa davvero troppo caldo, e sono lontani i tempi in cui ci si poteva lamentare al motto di “piove, governo ladro” – non una generica critica all’italiana nei confronti del nostro ceto dirigente, ma un’invettiva storicamente motivata, pare, dalla tassa sul sale introdotta nel granducato di Toscana, con la pesa effettuata, guarda caso, nei giorni di pioggia quando il sale è più pesante a causa dell’umidità, e quindi la tassazione risultava più onerosa.
Meglio pensare invece, di volersi divertire al suono della pioggia insieme ai bambini israeliani che cantano גשם, גשם משמיים “Geshem geshem miShamaim, Kol hayom tipot hamaim, Tif-Tif-Taf, Tif-Tif-Taf, Makhau kaf el kaf” (pioggia, pioggia dal cielo, tutto il giorno gocce d’acqua, Tif-Tif-Taf, Tif-Tif-Taf, battete le mani). La canzone per bambini nulla ha da invidiare al divertimento palazzeschiano del “Tri tri tri, fru fru fru” e anzi, composta dal musicista russo Joel Engel impegnato nella creazione della musica folk israeliana e nella preservazione dei canti yiddish dello shtetl, ci sembra un divertimento molto serio.
Sara Valentina Di Palma
(28 luglio 2016)