Informazione – International Edition
Spielberg alla ricerca di Edgardo
Si avvicina l’inizio delle riprese del film “Il rapimento di Edgardo Mortara”, che vedrà ancora una volta i pluripremiati Steven Spielberg (regista) e Tony Kushner (sceneggiatore) lavorare insieme per portare sugli schermi le vicende del bimbo ebreo bolognese sottratto alla famiglia dalla Chiesa a metà dell’Ottocento e mai più restituito. Nel frattempo, il team cerca il piccolo protagonista: dopo essere passate dall’Italia, come riportato da Pagine Ebraiche lo scorso anno, le audizioni sono sbarcate a Londra. A raccontarlo un articolo del settimanale britannico The Jewish Chronicle, che descrive la grande emozione dei bambini tra sei e nove anni che hanno risposto all’annuncio. Il testo è ripreso nell’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition nella sezione Italics.
In attesa della pellicola, l’Italia ebraica mantiene su di sé la luce dei riflettori con le iniziative per il cinquecentenario dall’istituzione del Ghetto di Venezia. Per i lettori internazionali, è proposta la riflessione della professoressa del Dartmouth College Susannah Heschel, tratta dal dossier dedicato al tema pubblicato sull’ultimo numero di Pagine Ebraiche a cura di Ada Treves, la cui introduzione è pubblicata in spagnolo nella sezione Bechol Lashon (a realizzarla Giulia Castelnovo, una delle studentesse della Scuola traduttori e interpreti di Trieste che ha svolto il tirocinio presso Pagine Ebraiche). Quali argomenti legali, quali tecniche vengono utilizzate nell’ambito del processo proposto nel dramma shakespeariano “Il Mercante di Venezia”, in scena in questi giorni per la prima volta nella piazza del Ghetto? E la misericordia, non è forse un concetto cardine dell’ebraismo? Come raccontato anche dal New York Times, si è svolto in Laguna anche un processo d’appello intentato da Shylock contro Antonio, Porzia e la Repubblica di Venezia. A presiedere il dibattimento simulato presso la Scuola Grande di San Rocco, una giuria composta da Ruth Bader Ginsburg, giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti, dalla giurista internazionalista Laura Picchio Forlati (Università di Padova), da John R. Philips, Ambasciatore americano in Italia, Richard Schneider (Wake Forest University), e l’avvocato Fabio Moretti.
“Shylock contro Antonio. Molti a Venezia l’hanno chiamato un Mock Trial. Solo al momento della pronuncia della sentenza si sono resi conto che non si è trattato di uno scherzo, ma di un processo più vero di tanti altri cui siamo stati costretti ad assistere in questi ultimi anni”, il commento del direttore della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Guido Vitale nella sua rubrica It Happened Tomorrow. E il capoluogo veneto ha fatto per la prima volta da sfondo anche a Redazione Aperta, il laboratorio giornalistico UCEI di cui si è appena conclusa l’ottava edizione, svoltasi appunto tra Trieste e Venezia, come raccontato su Pagine Ebraiche International Edition. A Venezia è arrivata anche la presidente UCEI Noemi Di Segni, alla prima visita ufficiale in una delle 21 Comunità, per prendere parte agli eventi legati al Cinquecentenario, ma anche per esprimere una visione sul futuro dell’ebraismo italiano che non può prescindere dall’Unione e dalla collaborazione tra realtà diverse.
Nella sezione pilpul, spazio infine al pensiero di rav Benedetto Carucci Viterbi, che sottolinea l’impossibilità per chiunque di credersi superiore al proprio prossimo.
Rossella Tercatin
(1 agosto 2016)